Inglesi, francesi, esponenti del partito liberale a Montreux, esperti di casa nostra, vedo che proponete ultimamente articoli in cui si parla di nuovi impianti nucleari, oppure prese di posizione a favore dell’energia nucleare, considerata la necessità di abbandonare le energie a base fossile.
Vi suggerisco, qualora non l’aveste letto, l’articolo di Unige (Communiqué de presse: Le solaire et l’éolien pour décarboner la Suisse), in cui viene proposto uno scenario che permetterebbe una diminuzione del 45% in Svizzera dell’emissione globale dei gas a effetto serra.
Credo che esistano delle alternative realistiche e realizzabili al nucleare, ma purtroppo non sufficienti forze per realizzarle. Ma qualora fosse il nucleare a prevalere, come la mettiamo con le scorie? Inoltre, con i nuovi impianti, declamati anche da Bill Gates nel suo libro “Clima: come evitare un disastro”, sarebbero scongiurate catastrofi ambientali, quali Three Mile Island,Chernobyl, Fukushima e altre? Le nostre autorità non avevano deciso, anche alla luce di questi accadimenti, di bloccare tutto sino al 2050?
Purtroppo temo che, pur di salvaguardare i nostri interessi economici, si rispolvereranno vecchie soluzioni energetiche, a detrimento delle nostre future generazioni, se ve ne saranno. Ma non potremmo finalmente essere in credito con loro, evitando di lasciargli, oltre ai debiti finanziari (ma esisterà mai al mondo una nazione che non abbia debito pubblico?) anche quelli ambientali, difficilmente negoziabili o dilazionabili?
Sono un sostenitore della decrescita, non vedo soluzioni alternative; spero che darete spazio anche a questo tipo di posizioni, probabilmente non molto popolari.