Buongiorno piccolo Remì,
che magia la notizia che sei il primo nato nel Canton Ticino! Benvenuto Remì, a te, alla tua mamma e al tuo papà e al villaggio che spero vi sostenga auguro un inizio sereno, e che la tua vita sia piena di amore come in quel meraviglioso scatto.
Ogni nascita è emozionante e speciale, ma sai cosa c’è di specialissimo, nella notizia del tuo arrivo? Che in questo 2025 appena iniziato il primo bebè non sia nato né in ospedale né in una clinica, ma accompagnato dalle levatrici, a casa propria.
Oggi, nonostante studi autorevoli e prestigiosi confermino che la sicurezza sia garantita e che il grado di agio sia impareggiabile, e nonostante in Ticino ci siano professioniste stratosferiche (ma qualcosa mi dice che tu alcune di queste le conosci già) questo tuo modo di nascere spaventa ancora molto.
I miei figli sono nati proprio come te, non a casa nostra ma nella Casa maternità e nascita Lediecilune, quindi conosco bene e ho vissuto sul mio corpo la dolcezza e la potenza di un inizio indisturbato. Anche per questo mi emoziona molto vederti tra le braccia della tua famiglia in un ambiente già così vostro.
Questa nostra scelta di una nascita fuori dall’ospedale però non è ancora una scelta tra altre scelte, sai? Non è ancora come dire “Fondue o raclette?”, ovvero valutare tra 2 opzioni entrambe valide. Purtroppo no. Ci vuole ancora troppo coraggio, determinazione, troppo spesso corazzandosi da giudizi e pareri di chi ne sa poco ma sceglie di esprimersi. Ed è qui che è prezioso mostrare al Ticino la assoluta tranquillità di quello scatto sul vostro divano.
Tu e la tua famiglia con quella immagine ci dite “Si può fare anche così”, “Noi stiamo benissimo” e “Certo che siamo al sicuro”. Spero che vedendovi come prima nascita del 2025 almeno una famiglia, una donna o una persona si informi in merito a cosa dice la scienza sul parto extraospedaliero, a cosa significhi per le persone nascere e partorire così, e che pian piano smetta di sembrare qualcosa “da persone strane”.
Perché io non sono strana, la tua mamma non è strana, i miei figli non sono strani, i vostri papà nemmeno. E neanche tu, Remì, sei strano.
Anche grazie a te, spero che questa scelta per le nascite a basso rischio sia sempre più conosciuta e considerata in Ticino… un po’ io lo so che sta già accadendo, lo sento. Anche se, pensa un po’ Remì, noi nelle statistiche non sempre ci siamo: nonostante i “nati vivi” vengano registrati regolarmente nella statistica ticinese sul movimento naturale della popolazione, nelle statistiche sanitarie sono presi in considerazione solo i parti in ospedale o in clinica. Lì tu non ci sei. I miei figli non figurano. E questa invisibilità la dice già lunga, non trovi Remì? Chissà che magari la notizia del tuo arrivo smuova anche qualcosa verso questa lacuna, perché una nascita è una nascita ovunque avvenga, o no?
Concludo con l’unica cosa un po’ esoterica (perché tutto il resto è confermato da prestigiosi studi con decenni e centinaia di migliaia di casi). Io sento che le e i bebè, quando sono pronte, ci mettano del loro per scegliere il momento giusto. Quindi per me tu un pochino hai scelto questo magico allineamento delle stelle. Per me non sei il primo bebè del 2025 a caso.
E il mondo ha bisogno di questa intenzione, di questo amore, di questi bambini... di te.
Quindi grazie, Remì. Non ti conosco ma mi dai tanta speranza. E dal profondo del cuore Buona Vita.