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Due volte no alle modifiche del diritto di locazione

(Ti-Press)

La lobby immobiliare è insaziabile. Vuole rendimenti sempre più alti a scapito degli inquilini. Dal 2005 gli affitti avrebbero dovuto diminuire del 5%. Invece sono aumentati del 25%! Nel 2023 gli inquilini hanno pagato 10 miliardi di franchi in eccesso, vale a dire 360 franchi al mese in più per ogni inquilino. Questo perché gli investitori immobiliari applicano affitti di mercato invece di affitti basati sui costi effettivi a carico del proprietario, come vuole la legge.

Di fronte a questa situazione cosa fa la maggioranza del parlamento? Misure a favore della lobby immobiliare! E come? Facilitando ai proprietari la disdetta di locazione di alloggi e locali commerciali con la scusa del subaffitto o di un presunto bisogno personale. Per quale motivo? Semplicemente per poter riaffittare a un prezzo più alto. Le statistiche lo dimostrano, gli aumenti massicci degli affitti hanno luogo al momento della conclusione di nuovi contratti. Ecco perché la lobby immobiliare vuole rivedere la legge.

La maggioranza del parlamento, per volontà della lobby immobiliare, ha messo in atto una perfida strategia: due revisioni del diritto di locazione per facilitare le disdette, su cui voteremo il 24 novembre, e due revisioni per facilitare l’aumento dell’affitto iniziale al prezzo di mercato già accettata in commissione, su cui voteremo di certo nel 2025.

Oggi, gli inquilini di alloggi o di locali commerciali hanno il diritto di subaffittare. Il proprietario può opporsi se mancano informazioni o se il subaffitto è troppo alto. Quindi gli abusi sono già puniti. Con la riforma, l’elenco dei motivi di rifiuto non è più limitato: il subaffitto sarà lasciato al libero arbitrio del locatore! Inoltre, il subaffitto diventerebbe burocratico. Niente e-mail, tutto per iscritto e per raccomandata come prova. Semplici errori amministrativi provocherebbero la disdetta con un preavviso di un mese. Infine, la durata del subaffitto sarà limitata a due anni. Niente più camera per studenti per i loro studi. Niente più possibilità di affittare una stanza nell’appartamento per una persona anziana che vuole restare in un alloggio a buon mercato. L’appartamento dovrà essere restituito e sarà riaffittato a un prezzo molto più alto.

Al momento dell’acquisto di un bene immobiliare, i nuovi proprietari possono già da ora dare la disdetta anticipata per un alloggio o un locale commerciale se possono far valere un bisogno urgente. Anche durante il contratto di locazione, il locatore può già ora circonvenire la protezione dell’inquilino contro le disdette se c’è un bisogno urgente. L’obiettivo della riforma è quello di eliminare il requisito d’urgenza e introdurre un concetto vago che renda più facile la disdetta della locazione di un alloggio o di un locale commerciale da riaffittare a prezzo più alto, perché sovente il pretesto del bisogno proprio è svanito!

Lo scopo delle due riforme è chiaro: scacciare gli inquilini per poter riaffittare a un prezzo più alto. Allora, 2 no alle revisioni che avvantaggiano la lobby immobiliare a svantaggio degli inquilini, come già spiegava il consigliere federale Guy Parmelin in parlamento!