laR+ I dibattiti

Bellinzona, quando i sudditi si ribellano

(Ti-Press)

Ebbene sì! Confondendo il comico con il ridicolo, il municipio di Bellinzona valuta se ricorrere contro la sentenza d’assoluzione del consigliere comunale Matteo Pronzini. Così facendo il municipio sembra voler persistere nella tecnica ipotizzata dal rappresentante dell’Mps, quella dell’utilizzo dei soldi pubblici per azioni temerarie. Intimidazioni che allora Pronzini aveva definito “di stampo mafioso”. A chiarire come va letta l’espressione “mafioso” in quel contesto ci ha pensato la pretura penale.

Ma riprendiamo questa storia dall’inizio: c’è il Covid e il medico cantonale emana disposizioni vincolanti anche per le case per anziani. A Sementina le disposizioni sanitarie sono bellamente ignorate e in quella casa, proprio in quella, muoiono 22 residenti. Matteo Pronzini segnala la situazione al ministero pubblico, diventando così bersaglio di critiche da destra a sinistra, di esecutivo e legislativo. Visti i dibattiti in aula, e indipendentemente dalle sentenze d’assoluzione o colpevolezza che per il momento si alternano, la cosa che risulta evidente è che la denuncia era più che giustificata. Destra, sinistra, esecutivo e legislativo, tutti d’accordo a difendere l’indifendibile e, soprattutto, ad attaccare il consigliere comunale non allineato.

Poi ci si mette la Rsi con un servizio che non piace al municipio, il quale trascina l’emittente di Comano fino al tribunale federale, perdendo in tutte le istanze. Tutte!

I bellinzonesi, i sudditi, beneficiano di uno dei moltiplicatori più alti del cantone, per vedere i propri regnanti scialare il loro denaro come se non valesse niente; eletti che sprecano tempo ed energie in battaglie che riguardano solo loro. A spese dei cittadini: uno spettacolo triste.

Non rispettare scientemente le regole emanate dalla massima istanza sanitaria in un periodo di pestilenza è indubbiamente uno scandalo. Considerando che in principio la responsabilità penale è personale, cosa bisogna pensare della scelta del municipio di farsi carico delle spese giudiziarie di chi quello scandalo lo ha generato?

Da qualsiasi angolo la si guardi pare che l’esecutivo bellinzonese utilizzi il denaro dei cittadini come fosse roba sua (indipendentemente dalle definizioni, il succo resta quello), tra l’altro per intimidire chi non si allinea. Opposizione o giornalisti, poco importa.

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