È di questi giorni la notizia che, a causa delle difficoltà finanziarie, Pro Helvetia ha deciso di interrompere le attività culturali svolte nella splendida residenza Palazzo Trevisan a Venezia e che la Confederazione, proprietaria dello storico immobile, sta valutando la sua vendita. La decisione di risanare le proprie finanze con l’eventuale vendita dei gioielli immobiliari, frutto della lungimiranza di chi ha gestito il Paese in passato, è di fondamentale importanza in quanto questi beni non sono solo patrimonio economico, ma anche valore storico, culturale e identitario inestimabile. Lo Stato prima di considerare soluzioni drastiche, dovrebbe privilegiare il risanamento delle proprie finanze con una strategia di lungo termine in grado di ridurre i costi di gestione, di migliorare efficienza ed efficacia delle risorse pubbliche, assicurando una gestione sana e sostenibile. La vendita dei gioielli di famiglia in emergenza finanziaria, che fa riferimento a una strategia miope e di corto termine, ne sancirebbe una svendita rispetto al loro reale valore. Una gestione oculata dei costi consente invece di evitare queste vendite forzate e poco vantaggiose. Palazzo Trevisan è patrimonio storico e culturale, testimone del passato di una Nazione e custode delle memorie e delle tradizioni che formano l'identità collettiva del nostro Paese. Vendere questo bene significa perdere parte della nostra storia e del nostro patrimonio culturale, fondamentali per mantenere viva la memoria a favore delle future generazioni. La gestione del nostro patrimonio immobiliare è il risultato della visione lungimirante dei governi passati. Vendere oggi questi beni corrisponderebbe a una perdita irreversibile in quanto una volta venduti, non possono essere recuperati, mentre la riduzione dei costi è una misura sostenibile che non compromette il patrimonio. Mantenere e valorizzare la ricchezza immobiliare dello Stato è un dovere in quanto questi beni rappresentano un'eredità che non appartiene solo alla generazione attuale ma a tutte quelle future, che meritano di godere dello stesso patrimonio storico, culturale ed economico. In sintesi, il risanamento delle finanze pubbliche deve avvenire con la riduzione dei costi di gestione, ciò che preserva il patrimonio dello Stato e assicura una gestione finanziaria responsabile. Per questi motivi il Plr Lugano auspica che la Confederazione ritorni sui suoi passi e rinunci all’eventualità di vendere Palazzo Trevisan. In alternativa si invita il Governo ticinese a valutare l’acquisto di Palazzo Trevisan.