Francesco Cavalli “Cick” ci ha lasciati. È con immensa tristezza che dobbiamo dire addio a una persona che si è battuta sempre a favore della scuola pubblica e non solo. L'importanza di avere una scuola pubblica di qualità, che corrispondesse agli ideali sia dell’eccellenza, sia di inclusività (equità e integrazione di tutti di gli allievi) è sempre stato il campo nel quale Cick ha combattuto. È stato insegnante di matematica prima alla magistrale di Locarno (dove è stato mio professore!) poi al Liceo di Locarno. Attivo in seguito in Gran Consiglio per tre legislature, ha sostenuto il primato della scuola pubblica di fronte a chi non riconosce allo Stato il suo ruolo nel campo della formazione e dell’istruzione. Ha difeso l’indipendenza della scuola rispetto a influenze ideologiche e confessionali. La scuola di tutti e per tutti è stata l’obiettivo della sua vita, obiettivo che nella politica ha trovato il modo per esprimersi.
Nei suoi articoli, brevi e puntuali, Cick si è sempre opposto ai tagli che nel corso degli anni hanno tentato di peggiorare la qualità della scuola pubblica. E non sono poca cosa, a cominciare da quell’iniziativa che nel 2001 chiedeva aiuti statali per le scuole private (iniziativa liquidata per fortuna con il 74% dei voti contrari). A questa seguirono innumerevoli proposte di tagli, come quelli del 2004, come al solito giustificati per far fronte alla crescita della spesa pubblica. Di seguito, ci fu il disegno di tagliare gli stipendi nelle scuole cantonali, poi quello di eliminare di un anno la formazione liceale, seguito da quello di trasformare le borse di studio in prestiti... Tutto questo nel corso degli anni fino al decreto Morisoli, che incide in modo significativo sulla qualità del servizio pubblico con misure che non sono nemmeno referendabili. Ebbene, tutte queste proposte distruttive hanno trovato in Cick un fiero oppositore, una persona che non ha mai mollato, non si è mai adattata a compromessi. Solo alcuni giorni fa ci siamo sentiti, proprio su queste tematiche e ora quanto successo mi sembra incredibile. Perdere Cick è anche una perdita intellettuale, oltre che umana, ma la via è tracciata per un bel tratto e noi continueremo nel solco senza esitazioni.