Pianificazione insensata e totale improvvisazione hanno portato la politica sulla via più comoda: l'imposizione
La disapprovazione popolare davanti a una politica che proclama la ricerca del consenso solo in clima elettorale sembrerebbe aver perso ogni speranza di farsi sentire. Così, di fronte a una pianificazione insensata, frutto di una totale improvvisazione e mancanza di competenza, la politica sceglie la via più comoda e semplice dell’imposizione – la medesima adottata da sempre dal Municipio di Muralto – per non dover ammettere il totale fallimento di una lunga fase di progettazione partita sin dall’inizio in modo frivolo ed errato.
A questo punto, purtroppo, i giochi sembrerebbero anch’essi ormai fatti: una delle zone turistiche di maggior pregio dell’intera regione, molto frequentata anche dalla gente locale, verrà declassata a squallido e pericoloso corridoio di transito per il trasporto pubblico, con la semplice motivazione che il nodo intermodale che ha fatto tanto discutere (ma non riflettere) non è di Muralto ma di tutto l’agglomerato del Locarnese, inghiottendosi pure Piazza Stazione, unica piazza di Muralto. Il tutto contornato da fotomontaggi ingannevoli ma nel contempo accattivanti, pieni di spazi vuoti a disposizione dei pedoni, ma che in realtà verranno attraversati dal flusso perenne di mezzi pubblici che si infileranno nei box di ripartenza come cavalli in posizione per una gara equestre, con semafori che tra verdi e rossi continui li faranno ripartire ognuno nella propria direzione, costringendo il normale flusso veicolare a continui arresti e ripartenze.
Nel frattempo l’esecutivo muraltese festeggia, grazie al caotico groviglio montato ad arte, il pieno raggiungimento del proprio obiettivo. E dopo aver ripetuto alla nausea che il servizio pubblico non può utilizzare superfici pubbliche di proprietà cantonale o della Confederazione, e aver insistito all’inverosimile che in un’area di oltre 10mila m² non vi è sufficiente spazio per far circolare e manovrare i bus, ora si appresta a confezionare il faraonico e generoso regalo da destinare alle Ffs.
Infatti, da quanto emerge dalla documentazione depositata dopo la serata pubblica informativa del 27 maggio 2024 sull’adattamento del Piano regolatore alla legge sullo sviluppo territoriale, senza neppure attendere l’approvazione da parte del Cantone sul proprio calcolo delle eccedenze o meno delle possibilità edificatorie del Comune, Muralto pianifica, certo della sua approvazione, il cambio di Piano regolatore a favore delle ferrovie, che permetterà a queste ultime l’edificazione di 12’400 m² di superficie utile lorda (Sul) oltre a un parco e a un autosilo sul quel sedime che avrebbe potuto salvare un fetta del nostro magnifico territorio, senza compromettere la realizzazione di quelle infrastrutture che avrebbero reso il comparto stazione moderno, vivibile e soprattutto adattato alle proprie reali esigenze e capacità.
Non si legge, non ci s’informa, si preferisce lasciarsi ammaliare da un fiume di parole da parte di scaltri oratori che senza in sostanza dire nulla fanno passare quello che a loro stessi meglio conviene, con il beneplacito di chi, dietro le quinte, critica, ma alla luce del sole se la fa sotto.