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L’isolamento di Israele?

Leggo con incredulità due opinabili articoli di Roberto Antonini e mi soffermo sui punti più controversi. Parto dall’Eurovisione: la canzone israeliana si è piazzata, nel voto popolare, al secondo posto in Europa ed è poi arrivata quinta visto l’atteggiamento ostile e politico delle giurie, come segnalato da più parti. Il bullismo poi contro una ragazza di 20 anni che voleva solo cantare, mette in evidenza l’odio verso il popolo ebraico.

Per quanto riguarda l’occupazione di molte università, i sondaggi d’opinione hanno rivelato che i giovani hanno scarse conoscenze in merito alla questione medio orientale, degenerando in antisemitismo. Una pensatrice americana di inizio novecento, Emma Goldman, disse che “l’elemento più violento in una società è l’ignoranza”. In quanto al potere nefasto che esercita la folla sull’individuo, si può partire dal libro dell’Esodo 23:2 “non andare dietro la folla per fare del male”, per continuare con esempi celebri quali “Massa e Potere” di Elias Canetti o “La Nazionalizzazione delle Masse” di George Mosse per arrivare a “Sparare ad un elefante” di George Orwell.

Isolamento diplomatico? La Turchia? Come si può portare ad esempio un personaggio come Erdogan? L’Olanda isola Israele? Il nuovo governo di Wilders ha manifestato l’intenzione di spostare l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme! Per una Colombia che se ne va, ecco che arriva l’Argentina di Milei, per restare in Sud America. Ricordo che la manifestazione più numerosa a favore di Israele si è svolta tempo fa a San Paolo, Brasile: un milione di persone.

Veniamo all’ultima votazione dell’assemblea dell’Onu che chiede il riconoscimento di uno Stato “palestinese”, 143 voti a favore e 34 tra astenuti e contrari. Alcuni conti economici: il Pil complessivo di questi 34 Paesi, non ostili a Israele, è di 43 trilioni di dollari ovvero il 41% del Pil mondiale.

Ieri l’azienda del momento, Nvidia (Usa), ha registrato in borsa un balzo del capitale in un solo giorno equivalente a tutto il capitale del colosso Astra Zeneca. Ora, Nvidia ha una capitalizzazione di 2,58 trilioni $ vicinissima a tutta la Borsa londinese (2,77 trilioni). Il balzo è dovuto all’acquisto di un’azienda israeliana che disegna microprocessori per IA.

Infine i numeri sparati a caso da Hamas sulle vittime civili a Gaza e riportate senza nessun controllo dai media, mettono in evidenza la manipolazione del conflitto. Persino l’Onu è stata costretta a fare marcia indietro e rivedere al ribasso le cifre da 36’000 a 24’000 vittime, molti dei quali terroristi di Hamas secondo fonti neutrali. In quanto alle accuse assurde di genocidio mosse a Israele, la senatrice italiana Liliana Segre ha appena dichiarato che usare qui tale termine equivale a una bestemmia. Le vittime civili di Gaza sono da imputare ad Hamas che ha iniziato questo calvario.

Infine noto con stupore che Antonini non spende una parola sui rapiti israeliani, molti già uccisi, o sulle giovani ragazze abusate. Possibile? Almeno per il fragilissimo Kfir Bibas che è stato rapito quando aveva appena nove mesi!

Ritenere che Israele sia così isolato nel mondo è forse un wishful thinking?

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Il nostro lettore adotta un atteggiamento da tifoso che gli impedisce di vedere la realtà, e pure di leggere le mie ripetute condanne alla barbarie di Hamas. Ma dopo il 7 ottobre sono successe un po’ di cose, mi pare. E non stiamo assistendo a un derby.
Roberto Antonini