Il Plr Lugano, a seguito della conferenza stampa dell’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana che chiede di sviluppare il traffico aereo in maniera complementare a quello stradale e ferroviario, prende posizione a sostegno della richiesta e a complemento degli argomenti già esposti da Aspasi ritiene sia importante considerare anche i disagi giornalieri che la cittadinanza ticinese deve sopportare per assicurare una mobilità che non è solo locale ma di interesse nazionale ed europea.
Il nostro territorio ha subìto negli anni svariate modifiche per fare spazio ai collegamenti ferroviari e autostradali, anche sacrificando importanti habitat naturali.
Se è vero che il collegamento ferroviario con Zurigo o Lucerna è ora molto interessante, quello con la Svizzera francese resta complesso, in particolar modo con Ginevra. A dipendenza della fascia oraria, per collegare Lugano a Ginevra, sono necessarie sino a sei ore di viaggio. Il costo del biglietto a metà prezzo, andata e ritorno in seconda classe arriva sino a 78 franchi. Per un calcolo complessivo corretto occorre considerare che andare e tornare in un solo giorno non è sempre possibile, pertanto la tariffa diventa di 126 franchi, alla quale va aggiunto il costo del pernottamento in albergo. Oltre al tempo di trasferta particolarmente lungo, vi è anche il costo, che diventa proibitivo, se la trasferta coinvolge una famiglia di 4 persone. Con l’automobile, se si ha la fortuna di evitare ore di colonna, ci vogliono almeno 4 ore e 30 minuti per percorrere 360 Km. Anche in questo caso andata e ritorno in una giornata è impresa non evidente, dovremmo pertanto considerare anche il pernottamento. E perché un ticinese deve prendersi a carico questi importanti disagi finanziari e temporali per una trasferta a Ginevra? Semplicemente perché le priorità dell’Autorità federale e cantonale sono altre e considerano principalmente gli interessi internazionali? Forse, anche grazie a questi non secondari aspetti, proprio come lo chiede l’Aspasi, il ticinese merita un’ulteriore alternativa, via aria. Pensiamo si tratti anche di una questione di coesione sociale e riconoscimento fattivo dei disagi che la popolazione ticinese deve sopportare giornalmente a causa del traffico veicolare e ferroviario in particolare internazionale.
In fine, il ripristino dei voli Lsza (Lugano) - Lsgg (Ginevra) sarebbe anche un importante contributo per il rilancio dello scalo aeroportuale con una ricaduta economica di sicuro interesse per la nostra regione. Mai come in questo caso dobbiamo volare alto!