Bellinzona, sempre più attrattiva per le famiglie, deve riuscire a recuperare il ritardo accumulato in infrastrutture e servizi
Bellinzona aggregandosi ha fatto le sue scelte in materia di sviluppo. Il Municipio ha subito messo le basi per sviluppare ulteriormente progetti come l’Irb, il quartiere delle officine e il futuro ospedale alla Saleggina, al fine di svilupparsi in quanto città-polo biomedico portando nuovi posti di lavoro e nuovi residenti. Progetti strategici che si stanno sviluppando e che pian piano cominciano ad attirare nuovi e nuove abitanti migliorando il saldo demografico cittadino.
Tra le nuove persone che arrivano, per vivere e lavorare, ma anche tra chi già risiede, troviamo famiglie o future famiglie. Le statistiche in materia di famiglie dimostrano che sono in aumento i genitori con un’attività lavorativa. Le necessità, dunque, di poter conciliare vita lavorativa e vita famigliare sono sempre più impellenti. Bellinzona ha infatti condotto un sondaggio nel 2018 per individuare i bisogni delle famiglie. Dall’indagine è effettivamente emersa la necessità di strutture per accudire figli e figlie, tra cui gli extrascolastici (che comprendono pre e dopo scuola e mensa durante tutto l’anno) e asili nido. Per quanto riguarda gli asili nido abbiamo recentemente sottoposto una mozione che chiede di ampliarli perché siamo in ritardo. Per gli extrascolastici sappiamo che il Municipio prevede che per ogni ristrutturazione scolastica venga introdotta o ampliata l’offerta di queste strutture di accoglienza, com’è stato il caso per le nuove Elementari di Sementina. Questa politica di inserire extrascolastici in occasioni di ristrutturazioni è richiesta da prescrizioni federali in materia di politiche famigliari. Città come Locarno e Lugano sono molto più avanti rispetto alla nostra città in materia di spazi per l’extrascolastico.
Il Consiglio comunale settimana prossima avrà l’occasione di correggere questo ritardo e dare alle scuole Nord una struttura per accudire bambini e bambine. Ma questo non sarà l'unico ritardo che la decisione del 29 novembre colmerà. C’è infatti anche quello in materia di ristrutturazione dell’edilizia scolastica. Il quartiere di Bellinzona è in effetti da 50 anni che non propone risanamenti globali delle sue strutture scolastiche o non prevede nuove edificazioni. Quello che ci appresteremo a votare è dunque un importante investimento (ndr: quasi 27 milioni di franchi) per la scuola pubblica e il servizio extrascolastico.
Il sostegno al messaggio municipale lo dobbiamo alle bambine e ai bambini e alle famiglie. Famiglie che sempre di più scelgono Bellinzona come città in cui vivere e crescere.