I dibattiti

I diritti umani al centro dell’azione politica

(Keystone)

Cambiamenti climatici, nuove tecnologie, discriminazione e politica estera: le sfide che le/gli elette/i dovranno affrontare nella prossima legislatura sono notevoli. È necessario che i diritti umani guidino l’azione politica di fronte a questi grandi temi. Essi costituiscono infatti uno strumento essenziale per l’adozione di misure al servizio della dignità umana e dei diritti di ogni individuo. Per questo Amnesty Svizzera pubblica oggi un documento che analizza le principali questioni relative ai diritti umani e formula chiare raccomandazioni a chi siederà in parlamento.

Amnesty International auspica che tutte le misure di protezione del clima siano definite nel rispetto dei diritti umani (Just Transition). Questo approccio include lo sviluppo di meccanismi di finanziamento, protezione e compensazione per le regioni e le persone particolarmente colpite. Nel campo dell’asilo, l’organizzazione raccomanda vie d’accesso sicure e legali per chi fugge da Paesi in conflitto, nonché quote per l’accoglienza delle persone particolarmente vulnerabili. Inoltre, Amnesty condanna il rinvio di persone in cerca di asilo verso Paesi con sistemi di asilo carenti e chiede che venga data loro una sistemazione dignitosa.

La nostra organizzazione sostiene l’adozione di una legge generale per la protezione contro le discriminazioni e l’Iniziativa per l’inclusione, che mira a garantire l’effettiva uguaglianza delle persone con disabilità e la loro partecipazione autonoma alla società. Quanto ai diritti delle donne, è necessario riformare il limite di tempo per l’interruzione della gravidanza e l’accesso all’aborto deve essere regolato al di fuori del Codice penale, come qualsiasi altro servizio sanitario.

È essenziale che le cittadine e i cittadini, le persone interessate, le Ong i partiti e i gruppi di influenza siano liberi di condurre campagne su tutti questi temi anche attraverso manifestazioni, senza subire restrizioni ingiustificate. Amnesty Svizzera chiede quindi al parlamento di garantire che il diritto di manifestare sia applicato in tutto il Paese in conformità al diritto internazionale. Chiede inoltre di adottare una legge che vieti il riconoscimento facciale automatico e altre forme di sorveglianza biometrica di massa fonte di forti limitazioni della libertà di espressione.

Amnesty International sottolinea che la Svizzera ha anche il potere di agire a livello internazionale, adottando finalmente una legge efficace sulla responsabilità delle imprese o definendo una politica estera – compresa la sua dimensione economica – che ponga i diritti umani al centro delle sue azioni. Il nostro Paese deve anche affermarsi chiaramente nel quadro dei suoi mandati multilaterali, in particolare all’interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Le rappresentanti e i rappresentanti eletti in parlamento hanno un ruolo importante da svolgere nella protezione e nella promozione dei diritti umani. Li ringraziamo per il loro impegno!