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E le generazioni future?

È proprio grazie all’intervento dello Stato e ai soldi che la Confederazione ha investito che si sono limitati i danni causati da questi ultimi due anni bui di pandemia.

Ma a quanto pare questo la destra ancora non l’ha capito: ha proposto invece un decreto di austerità sui conti cantonali. Può sembrare uno scherzo, ma purtroppo non è così. Dopo due anni di pandemia ancora qualcuno pensa che sia opportuno tagliare i fondi pubblici per una semplice questione d’interesse personale nascondendosi dietro alla scusa della spesa fuori controllo, quando sono stati gli stessi consuntivi 2021 a dimostrare il contrario, la spesa non è fuori controllo!

Socialità, istruzione, sanità, sicurezza, investimenti futuri sono solo una piccola parte dei settori realmente a rischio se venisse approvato questo decreto legislativo.

Ma non è solo questa la parte preoccupante! Vorrei mettere l’accento sulle generazioni future o quelle che, come la mia, tra qualche anno si ritroveranno in mano le redini di questo cantone. Se si partisse già ora a "normalizzare" le politiche di austerità, in un periodo in cui sempre di più l’intervento dello Stato si è reso fondamentale per limitare drasticamente le conseguenze di certe azioni causate dall’uomo stesso, le conseguenze sarebbero drammatiche.

Immaginatevi uno scenario di uno Stato debole, passivo, che non ha le risorse per affrontare le sfide del futuro… Non sarebbe un’idea così tanto lontana da quella alla quale questo decreto si vuole avvicinare.

Immaginatevi anche i giovani di adesso e quelli del futuro che vivono sempre più in un mondo precario, con prospettive di vita e di lavoro sempre più drammatiche: questa dovrebbe essere la campanella d’allarme per avere uno Stato forte, che sia in grado di aiutare la sua popolazione in futuro. Non è il momento di attuare politiche di austerità sui conti cantonali e non lo sarà per i prossimi anni.