laR+ I dibattiti

Una marcia in più per gli alloggi

(Ti-Press)

Il sondaggio commissionato dall’Associazione inquilini svizzera, pubblicato lo scorso 26 dicembre, ha rivelato come il 37% dei partecipanti abbia avuto grosse difficoltà a trovare un alloggio adeguato durante l’anno 2021: difficoltà molto elevata negli agglomerati e per la categoria degli alloggi destinati a famiglie con figli minorenni.
Lo scorso 13 dicembre il centrodestra ha respinto una nostra mozione parlamentare, che chiedeva al Cantone il varo di un credito quadro per promuovere abitazioni di utilità pubblica in Ticino: si voleva sostenere le iniziative dei Comuni e degli enti di utilità pubblica no profit. Se pensiamo che Lugano ha votato un credito quadro di 10 mio. di fr (a seguito dell’iniziativa popolare Ps-Vpod-Associazione inquilini), il Cantone dovrebbe metterne in campo almeno 50. Secondo la Cassi (Cooperative d’abitazione Svizzera) in Svizzera esistono 185’000 abitazioni di utilità pubblica, pari al 5% del totale. In Ticino siamo solamente allo 0,8%. L’ultimo Rapporto sulle finanze pubbliche dell’Istituto di ricerche economiche indica che la spesa di Comuni e Cantone per l’alloggio nel 2017 era di 3,8 fr pro capite contro una media intercantonale di 15 fr pro capite.
Le abitazioni di utilità pubblica vanno promosse per vari motivi. Innanzitutto garantiscono prezzi basati sui costi effettivi, che si riducono con il tempo. Gli affitti sono mediamente del 15% inferiori rispetto ai prezzi di mercato, percentuale che arriva al 40-50% in città come Ginevra e Zurigo: il loro impatto è tanto più favorevole, quanto più alti sono i prezzi di mercato. Inoltre il loro impatto ecologico è più basso dell’edilizia di mercato, in quanto esse garantiscono un uso parsimonioso del costruito per rapporto al numero di persone alloggiate. L’impatto economico e fiscale degli alloggi di utilità pubblica è maggiore rispetto all’edilizia di mercato. Il modello consente anche l’inserimento negli spazi comuni di servizi sociosanitari destinati alla terza età e permette alle famiglie di spostarsi da un alloggio all’altro, rimanendo nello stesso immobile (pensiamo alla famiglia con figli che dopo un paio di decenni si trasforma in famiglia senza figli).
Secondo l’art. 41 della Costituzione federale Confederazione e Cantoni devono adoperarsi per far trovare a persone e famiglie abitazioni adeguate e a condizioni sopportabili. Il Canton Ticino e i Comuni ticinesi devono finalmente innestare una marcia in più, in particolare per acquistare e ristrutturare immobili, sottraendoli alla speculazione.