I dibattiti

Varcare la frontiera

Il Governo deve tutelare la libertà di tutti

(Ti-Press)

La misura è colma; questa pandemia ci sta obbligando ad esercizi di pazienza da far impallidire il Mahatma Gandhi. Ora che in Svizzera sono state finalmente riaperte le terrazze dei ristoranti, con ritardi ed incongruenze, e che in Italia le regioni confinanti sono diventate "zona gialla", torna ad essere oltremodo concreto il tema dell’attraversamento della frontiera da parte di noi ticinesi. Sul versante italiano della "ramina" ( e la parola è già di per sé oltremodo eloquente!), qualcuno si sta muovendo e non solo per ragioni commerciali. Preoccupano tuttavia le ultime decisioni del ministro della salute Speranza  il quale ha mantenuto l’obbligo del tampone e della mini-quarantena anche per noi ticinesi. Da parte del nostro governo, e sappiamo tutti perché, solo piccole reazioni, piuttosto di circostanza. Sarebbe invece questa la volta di chiedere, con grande determinazione, a Berna, che anche su questo tema dorme, un minimo di reciprocità a fronte, e non me ne vogliano, dei circa 70.000 frontalieri che entrano quotidianamente nel nostro Cantone. È già stato detto da più volte che il Ticino, incuneato tra Lombardia e Piemonte ha dei legami con la vicina Italia, che esulano dalla mera spesa nei supermercati. E` ora che i nostri politici, a livello cantonale e soprattutto nazionale, così pronti a portare avanti talune cause con grande fervore, dimostrino rispetto per quei ticinesi, e sono tanti, che invece in Italia ci vogliono andare. L’argomento del mantenere gli acquisti in Svizzera non può (più) bastare anche perché molti del personale di vendita sono frontalieri. Viviamo in un’economia aperta e i nostri governanti, cantonali e federali, non devono accettare, anche solo passivamente, altre pericolose incongruenze da parte del Governo italiano. Ne va della loro credibilità, ritenuto come quella del Consiglio federale è già stata intaccata, durante questa seconda ondata di pandemia, da una politica delle vaccinazioni troppo attendista, unitamente ad una lentezza inaccettabile, e non ancora recuperata, negli aiuti economici.
E` in gioco anche la nostra libertà, da troppo tempo limitata.