Il Consiglio comunale di Bellinzona ha approvato il nuovo piano d'indirizzo, chiamato “Piano di azione comunale” che delinea come potrà essere il nuovo comune nel 2040 e dopo.
Nel dibattito sono state formulate diverse considerazioni, tra queste un aspetto dovrebbe attirare l’attenzione dei politici: il ruolo centrale del comune che in Svizzera gode di un gran spazio di manovra che va utilizzato nella misura massima possibile. Un primo segnale del Municipio è stato quello di adottare, primi in Ticino con Mendrisio, un approccio innovativo. Per la definizione dei consulenti si è proceduto con un concorso internazionale dal quale sono scaturiti tre Gruppi di urbanisti che, supportati dall’Accademia di architettura di Mendrisio, ha portato a proposte poi raccolte nel piano d'indirizzo che il Consiglio comunale ha fatto suo.
Molti cittadini, e la Politica deve capacitarsene e reagire, colgono l’importanza della pianificazione. A mio avviso il Comune di Bellinzona, grande come un Cantone, deve giocare un ruolo di protagonista del suo futuro e non subire le regole imposte da altri. Basti riferirsi ad altri territori, come i piccoli Cantoni primitivi, simili alla nostra dimensione semplicemente perché riconosciuti come Cantoni interagiscono direttamente con Berna, che indica le linee guida e lascia a questi piccoli Cantoni ampia autonomia. Il principio dell’“autonomia comunale in materia di pianificazione”, tanto caro ai giuristi, pubblici o privati che siano, ora va concretizzato. Per fa ciò si deve potenziare il servizio comunale della pianificazione del territorio e far capo a un urbanista esterno che accompagni il Municipio nelle sue scelte. Il Comune di Lugano l’ha fatto, facciamolo anche noi!