La mia Locarno ideale è ricca d’attrattiva sia per i suoi cittadini che vi abitano, sia per i turisti che la visitano. Questa è la città che immagino: più viva e dinamica. La mia leva è il turismo – compreso anche quello congressuale – per aumentare di riflesso il beneficio a livello economico per i suoi cittadini.
Con AlpTransit, in treno siamo più facilmente raggiungibili da nord e sud. Il tallone d’Achille è il mezzo privato con le note difficoltà di viabilità sul Piano di Magadino.
È vero: nelle passate legislature è stato sicuramente fatto molto per rendere Locarno più viva. Ma non basta. Sarà necessario puntare ancora di più sulla sua vocazione turistica. Bisogna sfruttare a fondo i punti forti e quello di Locarno è il turismo. Del resto è inutile allenare un maratoneta per il sollevamento pesi. La città, ovviamente in un discorso esteso a tutta la regione, deve diventare un vero e proprio polo del tempo libero e dello svago per turisti e ticinesi. Ci sono ancora tante potenzialità da sfruttare.
Io ci sono e voglio impegnarmi a dare il mio contributo in modo costruttivo, con il dialogo e la collaborazione con le altre forze politiche.
Piazza Grande deve essere valorizzata ulteriormente. Non va lasciata miseramente vuota, nei periodi senza grandi eventi. I commerci devono beneficiare di orari più flessibili. Il nostro bel lago è sfruttato troppo poco. Dovrebbero nascere iniziative sul lungolago, come ad esempio realizzato a Lugano alla foce del Cassarate.
Gli impulsi positivi del turismo offriranno anche più possibilità lavorative per i residenti. Turismo e cittadinanza vanno integrati in un unico sforzo, facendo leva sulle potenzialità di Locarno, per riprendersi dopo questo difficile periodo legato alla pandemia