Dib. elettorale

Uno sviluppo sostenibile per Stabio

Bruno Bonfanti, candidato al Municipio, Plr, Stabio

Bruno Bonfanti
13 marzo 2020
|

Sono un direttore di impresa a Stabio e cerco di fare della responsabilità la linea guida di ogni decisione aziendale per tutto ciò che è in mio potere. Credo nell’imprenditorialità e nella necessità di correggere le devianze di alcuni che, alla fine, penalizzano tutti. È dunque importante che – soprattutto – i datori di lavoro corretti si impegnino per un giusto salario, ma anche un’adeguata redditività del capitale, un partenariato sociale proficuo, ma anche maggiore comprensione delle maestranze nei momenti più bui. Ieri il franco forte, oggi il corona virus, domani chissà.

Ricordo il mio arrivo in paese, nell’ormai lontano 1976, al seguito dei miei genitori, i quali all’epoca trovarono lavoro presso una grande industria installatasi nello stesso anno in questo Comune. Stabio era allora un luogo come tanti, con qualche rara industria situata a sud della strada che porta a Gaggiolo, la superstrada non esisteva ancora, il traffico era molto contenuto. Questo piccolo mondo poi è lentamente ma inevitabilmente cambiato. Le condizioni quadro hanno reso appetibile l’insediamento di molte attività industriali nel nostro Comune. È giusto dire che questo sviluppo rappresenta per molti versi un ottimo affare. Lavoro, benessere, prospettive future e, non ultimo, un crescente gettito fiscale. Il nostro territorio vanta la presenza di diverse imprese virtuose, che hanno a cuore il benessere dei propri collaboratori e intrattengono rapporti di collaborativi con le autorità, oltre a sostenere attivamente associazioni sportive e ricreative locali. Non sarà capitato solo a me, percorrendo la strada cantonale, di ammirare la cura dei giardini e dei piazzali di alcune grosse imprese, segno inequivocabile di serietà, professionalità e attenzione alla propria immagine.

Molte aziende hanno adottato poi misure incisive a favore dell’ambiente e della riduzione del traffico, rinunciando a numerosi posteggi, organizzando navette bus, incentivando la condivisone dell’automobile ('car sharing'), come pure l’uso del treno dall’arrivo della fermata Ffs di Stabio. Si tratta di bravi imprenditori, che, come un albero, hanno affondato le loro radici nel territorio in cui hanno insediato le proprie aziende, facendole diventare parte integrante del tessuto sociale, economico e politico nel corso degli anni.

Purtroppo, non tutti i datori di lavoro sono così. Alcuni non sono attenti né alla forma, né alla sostanza e, mirando alla massimizzazione del profitto, sacrificano il rispetto dei propri dipendenti, del territorio e di ogni altro valore collettivo invece fondamentale.

Ho deciso di candidarmi al Municipio e al Consiglio Comunale a Stabio per figurare tra chi non solo può dettare le regole ma anche fungere da supervisore, affinché lo sviluppo sia sostenibile per tutti, non solo per alcuni, e senza dimenticare che questo territorio è l’unico che abbiamo e se sventrato dal fare impresa non ce ne verrà consegnato un altro.