Verso le comunali del 5 aprile
Ecco le risposte al nostro questionario di Martín Muntaner, candidato al Consiglio Comunale e al Municipio per il comune di Mendrisio sulla lista l'AlternativA.
Sono architetto, laureato a Mendrisio, e proprio grazie al profilo d’insegnamento dell’accademia ho sviluppato la mia sensibilità nei confronti del territorio e approfondito l’importanza della pianificazione e del rispetto di questo.
Campagna "low-cost", mi sono limitato a impiegare il mio tempo e quello della mia famiglia che mi sostiene in questa avventura. In termini monetari: zero franchi.
No, credo che un aeroporto senza massa critica non debba essere una spessa supportata da tutti i contribuenti. Per collegare il Ticino con il resto della Svizzera esistono mezzi ben più efficaci e rispettosi dell'ambiente come lo è il treno.
Le aggregazioni sono sicuramente state un ottimo modo di ottimizzare le risorse a disposizione dei comuni perché si è venuto a creare un sistema più solidale. Bisogna sicuramente continuare a lavorare sulla socialità dei quartieri, rafforzando il loro senso di appartenenza e integrazione.
Il divieto totale non credo sia la soluzione. Bisogna sensibilizzare di più i bambini e sopratutto i genitori riguardo all'utilizzo di queste nuove tecnologie, poiché siamo noi genitori che dobbiamo capire la portata (in bene o in male) di questi mezzi ed educare i nostri figli nel loro uso.
E' diventato sicuramente un mestiere. Così come le masse sono diventate delle pecore che si muovono insieme al gregge, incapaci di decidere e bisognose di una "guida" che "istruisca" riguardo a come vestirsi, cosa mangiare o dove andare in vacanze.
Non credo che la crescita edilizia debba essere favorita. Penso che dovrebbe essere spontanea a secondo dei bisogni della popolazione. Bisognerebbe incentivare l'ammodernamento di vecchi immobili, migliorando il loro standard energetico e aumentando la loro densità per salvaguardare territorio.
Credo che per la cultura non si spenda mai abbastanza.
Credo ci siano diverse manifestazioni che generino "movida". il problema spesso si pone quando i residenti dei d'intorni non supportano il rumore che ciò causa. Bisogna forse essere più tollerante da entrambi le parti e creare delle situazioni dove non sempre si faccia chiasso negli stessi posti.
Si tratta sicuramente di una tecnologia della quale non si sa abbastanza. C'è anche da dire che sia con il 3G, che con il 4G si è andati avanti senza porci troppe domande. Forse è momento opportuno per rallentare e approfondire a fondo la questione, prima di piantare antenne a destra e manca.
E' un problema di capacità delle "arterie": autostrade, str. cantonali, offerta di trasporto pubblico ed il prezzo dello stesso. Tutto questo, unito ad un flusso di 70'000 persone che entrano ed escono simultaneamente dai posti di lavoro. Agire su solo uno di questi punto non è di certo la soluzione
Il potenziamento del trasporto pubblico e l'incentivo all'utilizzo di mezzi alternativi (come le biciclette o monopattini elettrici) aiuterebbero a ridurre il trafico e per ciò le emissioni di CO2 nel ambiente.
Perché credo che non ci siano sufficienti giovani coinvolti nella cosa pubblica e perché credo che la politica debba essere più attenta alle tematiche sociali e ambientali che sono venute a meno negli scorsi decenni.
Penso che non ci sia un unico "problema principale", bensì diversi problemi collegati tra di loro. Sicuramente la disoccupazione e la pianificazione del territorio sono tra i più importanti.
Con qui è pronto a pensare "fuori dagli schemi", con gente che pensa e agisce per il bene delle collettività.
la tutela dell'ambiente, del territorio e della socialità non siano mai lasciate in secondo piano.