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Sventati cinque assalti ai Postamat in una settimana

La banda ha tentato di colpire gli uffici postali di Cirimido, Carimate, Montesolaro, Olgiate Comasco e Novedrate

Nulla da fare per i criminali
(Ti-Press / Archivio)
17 ottobre 2024
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C’è una ‘Banda Bassotti’ che nelle tenebre notturne si aggira nel Comasco assaltando i Postamat. Il loro obiettivo: rubare denaro dai bancomat degli uffici postali. Non sono ovviamente i personaggi immaginari dei cartoni animati Disney, creati da Carl Banks nel 1951 quando apparvero nella storia ‘Paperino e la banda dei segugi’, ma predatori della notte che come i cani beagle della ‘Banda Bassotti’, il cui obiettivo era quello di mettere le mani sui soldi di zio Paperone senza riuscirvi, infilano fallimenti a raffica.

Cinque assalti in una settimana, altrettanti clamorosi flop. Dalla scorsa settimana alla notte dell’altro ieri sono stati presi d’assalto gli uffici postali di Cirimido, Carimate, Montesolaro, Olgiate Comasco e da ultimo quello di Novedrate, nella centrale via Achille Grandi. Come nei precedenti falliti colpi agli sportelli Atm, anche quello di Novedrate non è andato a buon fine grazie alla collaborazione degli operatori della ‘Security Room’ di Milano (sala di controllo di Poste italiane attiva 24 ore su 24) che hanno capito che qualcosa stava succedendo: da qui la richiesta di intervento ai carabinieri, che, giunti sul posto, hanno trovato il Postamat manomesso, ma non aperto. Insomma, i soldi erano tutti al sicuro: hanno notato l’arrivo in via Achille Grandi di un uomo con un casco integrale che ha preso di mira la telecamera nel tentativo di oscurarla con una bomboletta di spray nero.

Nel frattempo, le Poste italiane hanno mandato un messaggio alla Banda Bassotti: i 197 uffici postali della provincia di Como, così come in tutta Italia, sono dotati di “dispositivi a protezione del contante” e “ulteriori sistemi anti-effrazione introdotti a protezione del Bancomat”. Inoltre, Poste Italiane ha previsto per gli uffici postali della provincia di Como “la presenza di impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composto da 575 telecamere che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne, consentono di riconoscere comportamenti sospetti e potenziali attacchi”. Come è accaduto in rapida successione a Cirimido, Carimate, Montesolaro, Olgiate Comasco e Novedrate.

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