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Giornate di passione per i pendolari che viaggiano in treno

Insorge il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: ‘La situazione è inaccettabile’

(Ti-Press)
10 ottobre 2024
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Anche quella di oggi, giovedì, per i viaggiatori (pendolari, studenti e frontalieri) che utilizzano i treni delle linee Chiasso-Como-Milano Porta Garibaldi e Como Lago-Milano Cadorna è stata una mattinata di ‘ordinario’ caos con ritardi e soppressione di corse. Il treno delle 7.16 da Como lago ha accumulato più di 24 minuti di ritardo e anche un’ora dopo, alle 8.16, la situazione non è migliorata, con un ulteriore ritardo che ha sfiorato i venti minuti. Simile situazione sulla linea che collega Milano Porta Garibaldi a Como S. Giovanni e a Chiasso: ritardo di 12 minuti sia sulla corsa partita alle 6.13 da Chiasso che su quella delle 7.13, altri 8 minuti su quella delle 7.31, e una soppressione alle 8.13 in direzione Milano da Chiasso.

In ritardo di 19 minuti anche un altro treno, fondamentale per i pendolari comaschi, il regionale veloce delle 7.15 che parte da Camerlata e dovrebbe arrivare alle 8 a Milano Cadorna. La causa? Il prolungarsi dei controlli tecnici. L’ennesima spiegazione generica che ha fatto infuriare i tanti lavoratori comaschi, già sottoposti a stress significativi negli ultimi giorni.

II presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha alzato la voce puntando il dito contro Rfi (il braccio operativo delle Ferrovie dello Stato): "Ultimamente nel trasporto ferroviario di puntuale ci sono solo i disservizi sulla rete. Lo dico senza mezzi termini: la situazione è inaccettabile e sono profondamente indignato e offeso dalla gestione di Rfi". "Ricordo ancora – le parole di Attilio Fontana affidate a Lombardia Notizie, l'agenzia di stampa della giunta regionale lombarda – il protocollo sottoscritto insieme" a Rfi "nel 2019 che prevedeva un investimento di 14 miliardi in 7 anni, ma credo al momento non sia stato impegnato neanche 1 miliardo e dubito che ci sarà la capacità di spenderne 13 nei prossimi 2 anni".

Insomma, un colpevole dai vertici del Pirellone è stato identificato, ma non la soluzione dei problemi. Men che meno la possibilità di fornire un servizio adeguato ai viaggiatori lombardi che hanno il diritto di avere treni puntuali.

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