Confine

‘In Lombardia la rete ferroviaria a un passo dal collasso’

Lo afferma il presidente della Regione Attilio Fontana. Venerdì 18 novembre ci sarà un presidio di protesta dei comitati dei pendolari lombardi

Inascoltate le richieste dei pendolari
(archivio Ti-Press)
16 novembre 2022
|

"In Lombardia la rete ferroviaria è a un passo dal collasso, per cui c’è il rischio che a breve non sarà più in grado di supportare il traffico". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione dell’inaugurazione del prolungamento della Tangenziale Nord Rho-Monza: un traguardo arrivato dopo una attesa durata 21 anni. Ancora Fontana: "Noi abbiamo un sistema ferroviario che necessita sulla rete e sulle infrastrutture d’interventi importanti. Avevamo già raggiunto un accordo con Rfi da 14 miliardi di euro, ma purtroppo i lavori devono ancora iniziare".

Concetto che il presidente lombardo, candidato per il centrodestra alle regionali del prossimo febbraio, ha ribadito anche nell’incontro di Bellinzona con Claudio Zali: "Fra le opere che abbiamo previsto ce ne sono alcune che potrebbero contribuire a migliorare la mobilità transfrontaliera". L’attuale rete ferroviaria lombarda (44 tratte, 5 delle quali transfrontaliere con il Canton Ticino) "purtroppo risale ancora, ad andar bene, agli anni 50". Il virgolettato è quanto affermato dal presidente Fontana che sembra dare ragione agli oltre quaranta comitati dei pendolari lombardi, fra cui quello di Como, che per la giornata di venerdì 18 novembre hanno promosso un presidio in piazza Lombardia, a Milano davanti al palazzo della Regione per chiedere "il potenziamento dei treni, maggior risorse e un servizio adeguato ai tempi".

Da diverse settimane i comitati dei pendolari lombardi, dopo aver raccolto con una petizione oltre 30mila firme per chiedere a Trenord e Regione un servizio migliore, avevano a più riprese chiesto un incontro al presidente Fontana e all’assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi per consegnare le firme. Nessuno dei due esponenti regionali ha ritenuto di rispondere ai pendolari. E così i loro rappresentanti hanno programmato il presidio.