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Studenti comaschi verso la protesta contro Trenord

In molti arrivano in ritardo alle lezioni a causa dei disservizi sulla rete. L’assessore regionale lombardo ai Trasporti annuncia incontri tra le parti

Le perturbazioni colpiscono in particolare la stazione Como Lago
(Ti-Press (Archivio))
3 ottobre 2024
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Chissà se prima o poi arriverà il giorno in cui a far notizia, lungo le linee comasche di Trenord (da tempo le più penalizzate della rete ferroviaria lombarda), i treni saranno arrivati tutti in orario, nessun convoglio sarà stato soppresso. Insomma, per una volta pendolari, frontalieri e studenti non avranno motivi per lamentarsi. Forse è solo un sogno. Anzi, si può togliere la parola sogno. E i più penalizzati sono gli scolari: a Como, infatti, cresce la protesta degli studenti delle scuole medie superiori, che, a tre settimane dalla ripresa delle lezioni, denunciano le conseguenze di quello che chiamano ‘disastro treni’: l’entrata in ritardo in aula.

Soprattutto se si considera che dopo l’ennesimo avvio di settimana, con i soliti disagi registrati sulle linee Chiasso-Como-Milano, Como Lago-Milano Cadorna e Asso-Erba-Milano l’assessore regionale lombardo ai Trasporti, Franco Lucente, comunica di “aver convocato in Regione, Rete ferroviaria italiana e Trenord affinché vengano monitorate al meglio le tratte oggetto di lavori per evitare che si creino più disservizi. Da qui a due anni ci sarà una nuova rete ferroviaria. Noi però non abbiamo la bacchetta. L’obiettivo della Regione è ridurre la percentuale di treni che ritardano (due su tre lungo la linea transfrontaliera Chiasso-Como-Milano nel mese di settembre, ndr). Convocherò di nuovo Ferrovie Nord, Trenord e Rete ferroviaria italiana per capire i problemi che interessano il territorio comasco”. Una ‘curiosità’ che si pongono, non da oggi ma da anni, anche i viaggiatori delle tre linee ferroviarie comasche.

Centinaia di scolari in ritardo

La linea più disastrata è la Milano Cadorna-Como Lago delle Ferrovie Nord, in quanto i guasti sono all’ordine del giorno. La situazione è talmente pesante che, si viene sapere dal preside delle scuole superiori di Como, molte famiglie hanno chiesto un permesso di entrata posticipata per tutto l’anno, in modo da evitare di essere costretti a giustificare di volta in volta il ritardo per motivi di trasporto. Quanto basta per comprendere che siamo in presenza di una situazione insostenibile tanto che famiglie e studenti si stanno organizzando per far sentire la loro voce. Soprattutto i 1’468 che frequentano il Liceo Giovio (dove gli studenti che prendono il treno per arrivare a Como sono 180) e i 1’051 dell’Istituto superiore Leonardo da Vinci-Ripamonti (oltre 200 utilizzano il treno). Si parla di una grande manifestazione.

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