Conto salato per i contribuenti per i viaggi del premier e della moglie, che spesso si prolungano oltre il tempo necessario agli impegni internazionali
Costano cari ai contribuenti israeliani i viaggi di lavoro del premier Benjamin Netanyahu, accompagnato dalla moglie Sarah, e più volte prolungati per il weekend, cioè oltre le date strettamente dedicate agli impegni internazionali: a Roma, per la visita avvenuta a marzo, la coppia si è fermata tre giorni per un costo di mezzo milione di dollari, con la sola suite pagata 5'041 dollari al giorno.
Sono dati resi noti dall'ufficio del primo ministro in risposta alle aspre critiche in Israele e alle richieste di chiarimento presentate anche a due associazioni nazionali.
Tra le informazioni pubblicate, c'è la visita di una settimana a New York e San Francisco del settembre 2023, costata 3'349'489 dollari, ovvero 474'498 dollari per un giorno. Nel mese precedente, a febbraio 2023, il contribuente israeliano ha pagato il fine settimana di Netanyahu e Sarah a Parigi non meno di 1'010'000 dollari per tre giorni. Inoltre, per i 30 membri del loro entourage che li avevano accompagnati nella capitale francese il costo medio di una camera standard è stato di 1'145 dollari a persona.
L'ultimo viaggio dei coniugi Netanyahu è stato quello negli States delle scorse settimane. Quando l'incontro con Donald Trump a Mar a Lago è stato posticipato di un giorno dal premier israeliano, nonostante la data fosse già stata fissata dal tycoon e resa pubblica, per farla coincidere con il compleanno del figlio di Netanyahu, Yair, che vive a Miami. Il giovane è poi rientrato in Israele con i genitori sull'aereo presidenziale ma nascondendosi agli scatti dei fotoreporter sia alla partenza che all'arrivo. Scatenando feroci critiche dei media nazionali che hanno chiesto conto del viaggio "clandestino" di Yair Netanyahu.