Reso omaggio a Giorgio Ardizzone, giovane finanziere travolto e ucciso nel 1969 da un’auto carica di bricolle
Il cippo fa riemergere dalla memoria una tragica pagina scritta a ridosso della frontiera negli anni del contrabbando di sigarette. Si trova a Bizzarone, al confine con Valmorea: lì è stato posato per ricordare il sacrificio del giovane finanziere Giorgio Ardizzone. Aveva solo 23 anni quando l'11 luglio 1969 venne travolto e ucciso da un'auto carica di bricolle di sigarette. La vettura non si era fermata all'alt della pattuglia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco. I contrabbandieri non furono mai identificati, per cui nessuno ha fatto i conti con la giustizia per l'uccisione del giovane finanziere arrivato a Como dalla Sicilia.
A cinquantacinque anni dalla tragica morte di Giorgio Ardizzone i finanzieri in servizio o in pensione, assieme ai sindaci di Bizzarone, Faloppio e Uggiate con Ronago, hanno reso omaggio al giovane. Rinaldo Salvatelli, commilitone di Giorgio Ardizzone, ha ricordato che negli anni a cavallo tra il 1960 e il 1970 il contrabbando di sigarette da "romantico" diventò "cattivo" e tanti pagarono con la vita, non solo tra le fiamme gialle. Come il tenente Cosimo Aleo, comandante della Gdf di Olgiate Comasco, travolto e ucciso il 27 gennaio 1970 a Camnago Faloppio, poco distante dal confine, da un'auto di contrabbandieri.