Nella piccola frazione di San Fedele Intelvi, si è reso omaggio ai caduti della guardia di finanza
È Erbonne, niente negozi, niente scuole, niente uffici pubblici: solo un pugno di case di pietra, un'osteria, una chiesetta, un camposanto e un piccolo museo del contrabbando (c’è dal 1997, dove una volta c'era una caserma della Guardia di finanza), che, caso unico in Lombardia, nella propria toponomastica ha una via Fiamme Gialle. A Erbonne, nove abitanti, borgo isolato da tutto e tutti, nella parte più alta della Val Breggia, alle pendici del Monte Generoso. Da Scudellate ci si arriva percorrendo un sentiero e attraversando un ponticello in legno, mentre da San Fedele Intelvi ci si arriva perché ci si vuole andare, diversamente mai ci si passerebbe.
Però a Erbonne ci sono stati anni in cui, soprattutto nelle ore notturne, passavano a centinaia: erano gli ‘sfrusaduu’, contrabbandieri di bionde il cui destino era quello di finire in fumo. Questo spiega perché a Erbonne c’è il Sentiero del Contrabbandiere, oltre al piccolo museo dedicato anche ai ‘burlanda’ (le Fiamme Gialle della Guardia di finanza). E nei giorni scorsi, in occasione dell’anniversario della posa del Monumento al Finanziere a Erbonne, le fiamme gialle lariane si sono riunite per ricordare i loro caduti, e celebrare i 250 anni di fondazione del Corpo.
Fra i presenti il comandante regionale, generale di divisione Giuseppe Arbore, il prefetto di Como Andrea Polichetti e numerose autorità civili e militari. È stata deposta alla base del Monumento al Finanziere una corona di alloro in onore dei 107 finanzieri che, nel secolo scorso lungo il confine lombardo, hanno perso la vita in operazione di servizio. Il sindaco di Centro Valle Intelvi (Erbonne ne è una frazione), Mario Pozzi, ha definito l'intitolazione della via Fiamme Gialle un “omaggio a un pezzo di storia del nostro territorio e di tutta la linea di confine, un giusto riconoscimento ai finanzieri che hanno prestato servizio in Val d'Intelvi. Qui a Erbonne sono state scritte pagine importanti della nostra comunità”. A sua volta il generale Giuseppe Arbore ha reso omaggio all’impegno, alla dedizione e allo spirito di sacrificio delle tante Fiamme Gialle che, in questo territorio di confine, hanno servito il Paese, a volte a costo della propria vita. Come il tenente Cosimo Aleo, il finanziere Giorgio Ardizzone, il finanziere Salvatore Corrias e il tenente Giorgio Cevoli, insigniti del titolo di ‘Giusto tra le Nazioni’ e il finanziere Gavino Tolis, morto di stenti nel campo di concentramento di Mauthausen per essersi opposto alle leggi razziali.