Si tratta degli stipendi percepiti dal 2003 da una 49enne comasca che aveva presentato titoli contraffatti. Per i giudici ha creato un danno agli studenti
Per vent'anni ha insegnato inglese e tedesco in scuole elementari e licei presentando titoli contraffatti e ora la Corte dei Conti della Lombardia l'ha condannata a restituire i 247mila euro di stipendi indebitamente incassati dal 2003 in poi. A pagare il conto sarà una 49enne di Como.
La vicenda è iniziata nell'ottobre 2020, quando il dirigente scolastico di un istituto tecnico di Como ha controllato le dichiarazioni presentate dalla donna per l'incarico iniziato un mese prima e dalle verifiche – come ricostruisce oggi il quotidiano Il Giorno – è emerso che la 49enne non si è mai laureata in Lingue e letterature straniere moderne alla Iulm di Milano e che non ha conseguito neppure il diploma magistrale alla paritaria Matilde di Canossa di Como, come da lei dichiarato.
A quel punto è scattata la denuncia in Procura, che nel gennaio 2022 ha chiesto il rinvio a giudizio della ‘prof’ per le false attestazioni sul titolo di studio. Intanto l'Ufficio scolastico provinciale di Como ha segnalato il caso alla Corte dei Conti: le indagini hanno appurano che l'attività abusiva va retrodatata all'anno scolastico 2003-2004. "La prestazione resa in assenza dei requisiti di abilitazione richiesti – scrivono i giudici della Corte dei Conti nella sentenza – è una prestazione inutile, se non addirittura pregiudizievole ai fini dell'apprendimento degli studenti".