Confine

Ottobre scoraggiante per i pendolari in treno

I dati evidenziano un record negativo per quanto concerne i ritardi. Chi fa telelavoro invece richiede un abbonamento su misura

(Ti-Press)
10 novembre 2023
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Ottobre nero per i pendolari della Milano-Como-Chiasso e i frontalieri che quotidianamente utilizzano il treno per raggiungere il proprio posto di lavoro. Lo scorso mese, lungo le linee più frequentate fra quelle gestite da Trenord, i convogli che hanno rispettato la puntualità sono stati solo il 29,8%. Ciò indica, che meno di un treno su tre è arrivato in orario e che quindi il 62,9% dei convogli è arrivato in ritardo. Purtroppo però questo non è l'unico dato negativo, infatti il 7,9% dei treni è stato soppresso a causa di guasti o problemi alle infrastrutture. Un record sicuramente negativo e scoraggiante che purtroppo non rappresenta una novità.

Ne sono ben informati i pendolari che usufruiscono ogni giorno del servizio e che, oltre a denunciare per l'ennesima volta una situazione insostenibile per via dei ritardi e dei disservizi, pongono l’accento anche sulla necessità di avere un nuovo abbonamento ‘su misura’, per chi lavora in smart working. Questa, anche dopo la fine della pandemia, è una fascia di lavoratori che continua a essere consistente.

Ciò avviene sia per chi lavora in Lombardia (Milano in primis) che in Canton Ticino, soprattutto dopo che lo scorso agosto è stato approvato, sino alla fine dell'anno, l'accordo italo-svizzero che consente ai frontalieri di lavorare da casa due giorni alla settimana. Infatti, stando alle testimonianze di chi lavora varcando il confine, ci sarebbe un gran numero di frontalieri maggiormente disposti a utilizzare il treno se venisse introdotto un abbonamento ad hoc. Fa sapere Ettore Maroni, responsabile del Comitato dei pendolari comaschi, al quale fanno riferimento anche i lavoratori e gli studenti ticinesi che si recano a Milano: «La richiesta di un abbonamento su misura per chi lavora per lo più da casa e che limitatamente a qualche giorno al mese deve prendere il treno, la faremo in occasione dall'incontro che a breve avremo con la Regione Lombardia. Nel frattempo, il nuovo assessore regionale ai Trasporti dimostra apertura al dialogo – conclude Maroni —. Per questo incontro sono stati eletti i rappresentanti dei pendolari che siederanno al tavolo con l'assessore regionale Franco Lucente».

Serve una intesa con il Ticino

Il rappresentante lombardo, fa sapere inoltre, che un paio di settimane fa, al termine di una visita in Canton Ticino nel corso della quale ha incontrato il consigliere di Stato Claudio Zali, aveva sostenuto come «necessario immettere nuovi treni ’Tilo‘ per migliorare l'offerta transfrontaliera proveniente da Varese-Mendrisio e da Lugano-Mendrisio, in modo da prevedere un treno ogni mezz'ora sulla tratta Chiasso-Como-Milano».

Lucente aveva già parlato a maggio di una collaborazione con il Canton Ticino per «favorire e rendere sempre più frequenti i collegamenti ferroviari transfrontalieri, con treni efficienti, moderni e puntuali in grado di annullare le distanze tra Lombardia e Canton Ticino. Vogliamo potenziare il servizio, rinnovando la flotta e le infrastrutture tra la Svizzera e le provincie di Varese, Como, Lecco, Milano e Monza». Inoltre, riguardo agli intendimenti espressi dall'assessore regionale, a breve, a Palazzo ci sarà l'incontro con i rappresentanti dei pendolari.

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