La Commissione europea conferma la terza rata di fondi (18,5 miliardi di euro). Addio alle locomotive a diesel. Lavori al via entro l'estate 2024
È arrivato a Bruxelles il progetto relativo alla elettrificazione della linea ferroviaria che collega Como e Lecco. Se ne parla, abbastanza diffusamente, come vedremo più avanti, nel documento del National and Resilience Plan, redatto in inglese da Rfi (il braccio operativo delle Ferrovie dello Stato) che, inviato dal governo Meloni alla Commissione europea, ha contribuito a sbloccare la terza rata (18,5 miliardi di euro) dei fondi stanziati dall’Unione europea a favore dell’Italia (altri 16 miliardi di euro arriveranno entro la fine dell’anno). All’interno della “Missione 3 - Componente 1”, nel documento di Rete ferroviaria italiana, si parla di “Infrastrutture per la mobilità sostenibile”.
Dopo decenni di promesse non mantenute, di parole scritte sulla sabbia, di speranze (quelle dei viaggiatori e ambientalisti) andate deluse, si ha finalmente la certezza che entro il 2026 lungo la Como-Lecco, cesseranno di viaggiare treni trascinati da una locomotiva termica (o diesel che dir si voglia) e l’impatto sarà positivo. Scrive Rfi: “L’elettrificazione consentirà la circolazione di treni con locomotori elettrici, con conseguenti significativi impatti positivi sotto il profilo della sostenibilità ambientale dell’infrastruttura, conseguenti all’eliminazione dei locomotori diesel attualmente in servizio”. In estrema sintesi, è confermata la spesa prevista di 78 milioni di euro messi a disposizione dal governo Draghi, nell’ambito del Pnrr. Entro il 3 ottobre è prevista la conclusione della fase relativa agli espropri di terreni interessati dai lavori che inizieranno entro l’estate del prossimo anno. Termineranno il 30 giugno 2026.