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Il carcere di Como è il più affollato della Lombardia

Il sovraffollamento al Bassone, rispetto alla media regionale, è del 171%. Elevata la quota anche a Varese: 166%

Il 56% dei detenuti è straniero
(Ti-Press)
16 febbraio 2023
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Il forte malessere vissuto nelle carceri italiane e certificato da suicidi (79 lo scorso anno sull’intero territorio nazionale) e dagli atti di autolesionismo è in buona parte dovuto al numero di detenuti rispetto ai posti letto. Non giova infatti il sovraffollamento. Se ne parla da anni, ma soluzioni ancora nulla. Servono a poco le continue denunce da chi vive in presa diretta le criticità vissute dietro le sbarre, non solo dai detenuti, ma anche dalle guardie carcerarie, le cui organizzazioni sindacali in questi giorni sono tornate dati alla mano a denunciare i problemi irrisolti, primo fra tutti il sovraffollamento. Una realtà molto avvertita al Bassone, che è il carcere più affollato della Lombardia.

Sopra la media anche il carcere di Varese

A tal proposito, segnala Calogero Lo Presti, segretario provinciale Cgil Polizia penitenziaria di Como: "Stando all’ultima rilevazione del Ministero della giustizia aggiornata allo scorso 31 gennaio, al Bassone c’erano 387 detenuti a fronte di 226 posti letto. Ciò significa un sovraffollamento pari al 171%, il 24% in più rispetto alla stessa data del 2022. Nelle 18 carceri lombarde a fine gennaio c’erano 8’109 detenuti a fronte di 6’161 posti letto, con un affollamento medio del 131%. Sopra la media regionale c’è anche il carcere di Varese con un affollamento del 166%".

Gli stranieri sono il 56%

Il sindacalista segnala nell’alta presenza di detenuti stranieri (al Bassone sono il 56%) una delle criticità maggiormente avvertite: "La mancanza di mediatori culturali, le differenze linguistiche e i problemi di salute mentale di molti stranieri, si riflettono anche sul lavoro del personale di Polizia penitenziaria, carente in tutti i ruoli. Al Bassone ne mancano un centinaio. Ciò si traduce in un sempre più crescente carico di lavoro e di responsabilità pesantissimi, aggravati dal dover assolvere mansioni superiori, senza avere un’adeguata formazione e preparazione professionale".