Il manufatto, di riconosciuto pregio storico, non può essere munito di guardrail tradizionali. L’Anas studia l’alternativa
Una buona notizia per lo storico ponte che collega la località italiana di Ribellasca a quella svizzera di Camedo: verranno sostituite le barriere in legno che risultano deteriorate in più punti. La notizia è pubblicata sul portale Ossolanews.it, secondo il quale la Confederazione Elvetica si farebbe carico della posa di barriere in metallo alle quali Anas si è opposta, ha riferito Antonio Locatelli, a margine del tavolo tecnico sul frontalierato che si era tenuto in Provincia. Il ponte Ribellasca, lungo la statale 337 della Valle Vigezzo in corrispondenza del confine di Stato tra Italia e Svizzera, è soggetto a vincolo storico che non consente l’installazione di barriere stradali né di dispositivi di protezione di tipo ordinario, fanno sapere da Anas. I presidi attualmente installati sono infatti parapetti in legno voluti soprattutto per proteggere i ciclisti. L’ipotesi d’installare barriere di sicurezza del tipo ordinario – la cui messa in posa è particolarmente invasiva − è stata avanzata dal gestore svizzero ma è incompatibile con i vincoli storici cui è soggetta l’infrastruttura. Da qui la necessità di trovare un’altra soluzione. È stata pertanto avviata – precisano ancora da Anas – la progettazione dei presidi definitivi, in sostituzione degli esistenti, con caratteristiche compatibili con le norme attualmente in vigore. La progettazione, che necessiterà del parere della Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, è in fase di conclusione.