Confine

A Como cresce l’emergenza minori non accompagnati

Nei primi giorni dell’anno, quindici giovanissimi sono arrivati sulle sponde del Lario. In totale, sono quasi 500 quelli accolti dalla città

Arrivi in aumento
(Ti-Press/Archivio)
13 gennaio 2023
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Nei primi dieci giorni dell’anno quindici giovani migranti non accompagnati sono arrivati a Como. L’intenzione era di entrare clandestinamente in Ticino, per poi proseguire il viaggio della speranza verso la Germania. In frontiera hanno trovato la saracinesca abbassata, per cui sono stati accompagnati negli uffici della Questura lariana e poi affidati al Comune. Quindici minorenni che vanno ad aggiungersi ai giovani già presenti sul territorio del capoluogo lariano. Sono quindi quasi 500 i minori non accompagnati accolti a Como. Un numero senza precedenti che certifica un’emergenza in continua crescita che sta mettendo in crisi l’amministrazione comunale che sta operando in stretto contatto con la rete del terzo settore e con le parrocchie – in prima fila quella di Rebbio di don Giusto Della Valle – che mettono a disposizione gli spazi. Spazi che attualmente sono saturi.

Mancano strutture di accoglienza

La necessità resta proprio quella di reperire luoghi per la prima accoglienza prima dello spostamento nelle comunità anch’esse piene. «Come Servizi sociali stiamo mettendo in campo tutte le risorse a disposizione – commenta l’assessore e vicesindaco del Comune di Como, Nicoletta Roperto, nel fornire gli ultimi numeri sull’emergenza minori non accompagnati –. Non ci sono strutture di prima accoglienza: è un problema tanto nostro quanto di molte altre realtà sul territorio nazionale. È sempre più complesso far fronte alla gestione dei flussi». A fine 2022 per cercare di rispondere a questa difficoltà Palazzo Cernezzi ha pubblicato un avviso per ampliare l’offerta. «Si sono presentati quattro enti del terzo settore che abbiamo incontrato nelle scorse ore, a breve faremo un’altra riunione – continua Roperto –. Entro la fine del mese ci auguriamo di poter contare su spazi e modalità d’azione per dare una risposta a questa emergenza. L’obiettivo è quello di realizzare un hub di prima accoglienza».

Emergenza anche per la Caritas

Un avviso analogo è stato pubblicato a livello provinciale dalla Prefettura di Como. Di "emergenza significativa" parla anche la Caritas diocesana di Como, che concentra l’attenzione sui "continui arrivi registrati soprattutto negli ultimi sei mesi" e questo perché il capoluogo lariano "si trova a ridosso del confine con la Svizzera". La Caritas segnala pure che "i volontari continuano a essere in prima linea anche nel reperire abbigliamento e altri generi di prima necessità per rispondere alle esigenze dei minori arrivati a Como". Ragazzi di età compresa fra i 14 e i 18 anni spesso diventano invisibili, in quanto scappano dai centri di prima accoglienza e dalle comunità.