A causa della mancanza di personale nelle sedi Inps, diversi lavoratori italiani non hanno ancora ottenuto il modulo da presentare alle casse svizzere
A causa di criticità burocratiche migliaia di lavoratori frontalieri da mesi non ricevono gli assegni familiari. Lo si apprende da un’interrogazione che la parlamentare leghista Silvana Snider ha presentato nei giorni scorsi al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
I frontalieri hanno il diritto di ricevere gli assegni familiari direttamente in Svizzera alle stesse condizione dei lavoratori residenti. Tuttavia, quando uno dei due coniugi ha un‘attività di lavoro in Italia (o percepisce una rendita sostituiva, come ad esempio una pensione d‘invalidità), tale persona deve obbligatoriamente richiedere l ‘’Assegno per il Nucleo Familiare (Anf)’’ all’Inps, compilando un apposito modulo (E411). E qui sorgono i problemi, come sottolinea la parlamentare valtellinese: “Le sedi Inps di confine, a causa della mancanza di personale, per questo servizio internazionale sono in forte ritardo, soprattutto per quanto riguarda l’invidio dei moduli E411”. Le casse svizzere, in mancanza della necessaria documentazione, "bloccano l’erogazione degli assegni familliari’’, che deve avvenire con cadenza mensile. E ciò per i frontalieri presenta un rischio, in quanto ’’potrebbero riceverli (gli assegni famigliari, ndr.) all’espletamento delle necessarie pratiche, con relativa tassazione maggiorata. Una situazione insostenibile’’.
Da qui la richiesta di un intervento del Ministro del lavoro Andrea Orlando.