Alla base del problema ci sono delle difficoltà incontrate durante i lavori. Ristoranti e alberghi della zona dovranno avere pazienza
Due milioni in più di costi (totale ad oggi cinquanta milioni di euro) e quattro mesi di lavori supplementari con il termine di consegna del cantiere che slitta a ottobre del 2022, per la gioia di alberghi, bar e ristoranti affacciati sulla passeggiata che dovranno convivere con una nuova estate, la prossima, di cantiere. Se quella delle paratie di Como non è una maledizione, poco ci manca. Basti dire che, del tema, nel capoluogo lariano si è incominciato a parlare nell’autunno del 1987. Dopo il Comune è toccato alla Regione arrendersi di fronte alle difficoltà di un’opera che è nata male e rischia di finire peggio, non fosse altro perché la necessità di concluderla non è legata tanto alla sua efficacia, che ambientalisti e Verdi hanno messo sempre in dubbio, quanto perché dopo cinquanta milioni di euro spesi tornare indietro sarebbe impossibile. Ora dunque il nuovo aumento dei costi e lo slittamento dei lavori. L’assessore regionale Massimo Sertori al termine della visita al cantiere: “Finora è stato realizzato un terzo dei lavori previsti. Nonostante gli operai abbiamo lavorato ininterrottamente in questi mesi, il cantiere ha accumulato quattro mesi di ritardo per la difficoltà di fissare le palancole nel fondale: abbiamo avuto un imprevisto nella realizzazione della vasca A. In un tratto lungo una settantina di metri le palancole non entrano nel fondale che è troppo duro e dovremo utilizzare un’altra tecnologia. Questo comporterà qualche costo in più: un paio di milioni di euro che serviranno anche per l’acquisto dei parapetti che verranno collocati tra piazza Cavour e il molo di Sant’Agostino, ispirati a quelli che per un secolo hanno accompagnato i comaschi e i turisti nelle loro passeggiate sul lungolago”.