I magistrati che si sono occupati della strage della funivia del maggio scorso sotto accusa, fra l'altro, per 'gravi scorrettezze' verso gli altri giudici
I giudici di Verbania che si sono occupati della strage della funivia del Mottarone, sopra a Stresa, finiscono sotto accusa.
La Procura generale della Cassazione ha comunicato l'azione disciplinare a Luigi Montefusco, presidente del tribunale, e Donatella Banci, giudice che aveva sconfessato la Procura sul fermo dei tre indagati.
Contestate a vario titolo, come riferito dal quotidiano "La Stampa", "grave inosservanza" delle regole organizzative stabilite dal Consiglio superiore della magistratura (Csm), mancanza di "correttezza e diligenza" professionale e "gravi scorrettezze" verso gli altri giudici, con conseguente "lesione del principio costituzionale del giudice naturale e danno grave all'immagine dell'ufficio".
La vicenda si riferisce all'iniziale esonero dai nuovi fascicoli di un'altra giudice, Elena Ceriotti, all'autoassegnazione del fascicolo sulla funivia da parte della Banci e alla sottrazione del fascicolo alla Banci dopo il suo primo provvedimento, per opera del presidente Montefusco.
I due incolpati possono depositare memorie e documenti, indicare testimoni e farsi interrogare. A quel punto la Procura della Cassazione può archiviare o mandarli a processo davanti al Csm.
Interpellati dal quotidiano torinese, nessuno dei magistrati ha commentato la vicenda.