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Casinò Campione, 15 giorni alla Spa per integrare documenti

Lo ha deciso il Tribunale fallimentare di Como, che sollecita la consegna dell'istanza di concordato

Altra puntata nella storia infinita (Ti-Press)
4 gennaio 2021
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Quindici giorni per integrare l'istanza di concordato presentata dalla Casinò Campione d'Italia Spa in occasione dell'udienza dello scorso 18 dicembre per la dichiarazione di fallimento della casa da gioco dell'enclave, così come chiesto dalla Procura lariana. È quanto deciso dal Tribunale fallimentare di Como. La Casinò Campione d'Italia Spa ha dunque due settimane di tempo per produrre nuovi documenti. Gli stessi giudici hanno fissato per il 1° febbraio l'udienza per l'audizione dell'amministratore delegato del casinò Marco Ambrosini. Una corsa contro il tempo, ma per quanto è dato sapere la società di gestione già disporrebbe di un piano industriale e di un piano di rientro del debito. Un piano che fa leva anche sulla disponibilità di gruppi internazionali, presenti anche in Ticino, che operano nel settore del gioco d'azzardo e delle scommesse, a partecipare alla gestione del casinò dell'enclave, attraverso un'iniezione di capitali di cui il Comune non dispone. Il Tribunale fallimentare ha respinto la richiesta di sequestro dei beni della Casinò Campione d'Italia Spa (una mezza dozzina di euro) reiterato lo scorso 18 dicembre della Procura di Como. Una decisione che sembra confermare la disponibilità del giudice fallimentare a concedere alla società di percorrere la strada del concordato preventivo e quindi evitare il fallimento delle casa da gioco. Lo conferma il fatto che i giudici nel motivare la loro decisione parlano della “nomina di due commissari” da affiancare all'amministratore delegato.