I sindaci dei comuni rivieraschi piemontesi contestano la nuova quota della regolazione estiva e si dicono pronti ad andare per vie legali
Il tavolo tecnico sulla regolazione estiva del livello del Lago Maggiore, istituito dall'Autorità di bacino del Po, ha dato il via alla nuova quota di sperimentazione di 1,35 metri sopra la zero idrometrico alla diga della Miorina di Sesto Calende, in vista di un ulteriore e definitivo rimbalzo a un metro e mezzo. I sindaci dei comuni rivieraschi della sponda piemontese - Baveno, Mergozzo, Verbania, Oggebbio, Stresa, Cannero Riviera e Cannobio - si sono dichiarati d'accordo ad ''andare per vie legali'' in quanto l'innalzamento del Verbano ''è un duro colpo inferto al settore turistico, a quello della navigazione e agli aspetti socioculturali del lago, già duramente colpiti''. Il rischio, sostengono i sindaci, è che la ridotta fruibilità delle spiagge si vada ad aggiungersi agli effetti devastanti del Covid-19 sul turismo.