Confine

I senzatetto di Como vogliono parlare con il sindaco

Un'ottantina di clochard e migranti ha manifestato davanti a Palazzo Cernezzi dopo l'annuncio della chiusura dei dormitori

L'incontro di questa mattina a Como
5 giugno 2020
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Una manifestazione senza precedenti quella di stamane davanti a Palazzo Cernezzi a Como, dove si sono ritrovati un'ottantina di senzatetto (clochard e migranti). “Non sappiamo dove andare. Sindaco dove sei?”. Interrogativo che deriva dal fatto che lunedì 8 giugno chiudono le strutture ricavate all'interno del Centro Cardinal Ferrari di via Sirtori. A breve chiuderanno anche i dormitori delle palestre delle scuole Mariani e Negretti. Oltre cento i senzatetto destinati a tornare nuovamente in strada.

I manifestanti (tra loro anche un 82enne terrorizzato da un futuro incerto) hanno chiesto di incontrare Mario Landriscina, sindaco di Como. Al suo posto è arrivato l'assessore alla Sicurezza, Elena Negretti: “Sto prendendo accordi con la Caritas perché i dormitori restino aperti fino a fine agosto”. Diversi senzatetto hanno chiesto una casa, come i neo sposi, Silvia (36 anni) e Alessandro (53), la cui storia d'amore, è nata una decina di anni fa su una panchina di piazza Vittoria. “Come sempre Caritas è pronta a dare il proprio contributo – dice Giancarlo Bernasoni, direttore della Caritas diocesana che da parecchi anni promuove in via Sirtori il servizio Emergenza Freddo –. Questo in un'ottica di condivisione e non di supplenza alle istituzioni del territorio, con cui è aperto un dialogo che, ad oggi, non ha però ancora portato a soluzioni percorribili”.

Si attiva la politica

La possibilità che i dormitori di via Sirtori possano rimanere aperti sino alla fine di agosto sembra ridotta ai minimi termini. Nel frattempo il tema dei senzatetto è tornato ad affacciarsi in consiglio comunale. Nelle ultime ore ci sono state due prese di posizioni: una della consigliera comunale del Pd, Patrizia Lissi, e un secondo di Ada Mantovani (Gruppo Misto). Mantovani: “Nell’immediato, credo non sia assolutamente da scartare l’utilizzo di una tensostruttura, su cui peraltro c’è anche la disponibilità della Caritas, per cui andrebbe soltanto trovata l’area e sostenuta qualche spesa”. Patrizia Lissi: “Con la chiusura delle strutture per senza tetto, Landriscina sia sindaco per tutti i comaschi. Anche per quelli che non hanno il privilegio di un tetto sulla testa”. La consigliera dem ha suggerito a Landriscina di collocare la tensostruttura che Caritas mette a disposizione a Sant'Abbondio nell'area occupata dalla festa del patrono. 

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