Confine

Como, quattro dormitori aperti per senzatetto e migranti

Pronte le strutture per le duecento persone senza una casa. Lo stabile di via Cadorna predisporrà spazi per eventuali senzatetto in quarantena

29 marzo 2020
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Una casa, in alternativa alla strada, per oltre duecento senzatetto e migranti. A Como dal fine settimana i quattro dormitori gestiti da Caritas diocesana e dalla Fondazione caritas solidarietà, con il concorso di numerose associazioni di volontariato sono aperti tutti i giorni 24 ore su 24. “È una decisione importante – dice Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana – alla quale siamo arrivati non senza sforzi, dopo giorni di intenso lavoro per riuscire a reperire, anche con nuove assunzioni, il personale necessario a garantire la copertura di tutti i turni di apertura”.
I dormitori sempre aperti sono quello comunale di via Napoleona, quello di via Sirtori abitualmente limitato all’emergenza freddo con anche la tensostruttura che continueranno ad essere aperti sino a quando sarà necessario, e quello dei comboniani di Rebbio. Sempre a Rebbio continua l'ospitalità di una ottantina di giovani migranti da parte della parrocchia di don Giusto Della Valle. Nonostante questi sforzi sono ancora numerosi i senza tetto che vivono per strada. Una parte di loro a breve sarà ospitata nel nuovo dormitorio che sta per essere aperto in uno stabile di via Cadorna, dove sono previsti spazi per la malaugurata ipotesi che senzatetto necessitano di locali in cui trascorrere la quarantena. Roberto Bernasconi: “Con questo ulteriore sforzo a favore dei più poveri, senza dimora e migranti, la Caritas diocesana di Como vuole dimostrare l’attenzione di tutta la Chiesa diocesana a quelle persone che rischiano di essere doppiamente colpite da questa emergenza”.