Confine

I ticinesi disertano Varese e Como: è crisi per i commerci

Calo dell'80% tra i clienti da oltre frontiera nelle due province. "Disastro epocale" secondo il presidente della Confcommercio lariana.

Altri tempi... (archivio Ti-Press)
6 marzo 2020
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Scaffali pieni, supermercati vuoti di gente. Non si fa più incetta di prodotti di prima necessità per timore delle conseguenze del virus, come era accaduto nei primi giorni. Anche i supermercati ora vengono disertati. Succede a Como, ma anche a Varese, con una variante rispetto al resto della Lombardia. «La variante è rappresentata dal fatto che dai centri commerciali della fascia di confine è letteralmente scomparsa la clientela ticinese. Per rendersene conto è sufficiente osservare le targhe delle autovetture: sono sempre meno numerose quelle con targhe svizzere nei posteggi dei supermercati che da sempre hanno nella clientela ticinese una componente importante», afferma Giovanni Clerici, presidente della Confcommercio di Como.

Continua il numero uno dei commercianti di Como: «Stando alle segnalazioni che mi arrivano dai vari settori, le vendite della grande distribuzione negli ultimi sei/sette giorni si sono quasi dimezzate. E questo lo si deve anche al fatto che, stando alle stime degli operatori commerciali, la clientela ticinese sarebbe calata dell’80 per cento. Siamo in presenza di un disastro epocale, considerato che registriamo importanti cali anche in tutti gli altri settore del commercio». È il caso del settore abbigliamento e moda.

Ancora Clerici: «In questo settore, peraltro molto importante per Como negli ultimi dieci, abbiamo registrato un calo che sfiora il 50 per cento. E ciò lo si deve al fatto che con la crisi coronavirus sono scomparsi i turisti stranieri e gli acquirenti svizzeri, ticinesi in primis». Le considerazioni di Giovanni Clerici trovano una puntuale conferma nelle parole di Giorgio Angelucci, presidente della Confcommercio di Varese: «Non c'è dubbio che la crisi della grande distribuzione nella nostra provincia deriva anche dal forte calo della clientela ticinese. Ma tutti i settori stanno stringendo i denti». Confcommercio, Camera di Commercio e Provincia di Varese in un video di un minuto hanno lanciato un unico messaggio, molto chiaro: «Il cammino della nostra provincia proseguirà lungo una strada che deve vedere tutti uniti, nella consapevolezza che il nostro territorio non si fermerà”.