Spettacoli

Ai David di Donatello sette statuette per ‘Io capitano’

Sei quelli andati al film con più candidature, ‘C'è ancora domani’ di Paola Cortellesi, storia del riscatto di una donna, moglie e madre

Il regista Matteo Garrone e gli attori
(Keystone)
4 maggio 2024
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Alla fine a vincere è ‘Io capitano’ di Matteo Garrone che, con le avventure di Seydou e Moussa che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa, si porta a casa ben sette statuette tra cui le due più importanti: miglior film, regia, fotografia, montaggio, suono, produttore ed effetti visivi. È il verdetto della 69/a edizione dei premi David di Donatello.

Il film con più candidature, ‘C'è ancora domani’ di Paola Cortellesi, storia del riscatto di una donna, moglie e madre, nella Roma della seconda metà degli anni Quaranta, vince sei statuette: il David dello spettatore, l'attrice protagonista andato a Cortellesi, l'attrice non protagonista a Emanuela Fanelli, la miglior sceneggiatura originale, il miglior esordio alla regia e il David giovani.

‘Rapito’ di Marco Bellocchio, che racconta un episodio del 1858, quando un giovane ebreo di Bologna fu sequestrato dai soldati papali perché battezzato segretamente dalla balia, vince i David per scenografia, costumi, sceneggiatura non originale, trucco e acconciatura.

Fra premi e delusioni

‘Palazzina Laf’ di Michele Riondino, film dal forte impianto civile che si svolge all'Ilva di Taranto nel 1997, ottiene la statuetta per il miglior attore protagonista, lo stesso Riondino, per l'attore non protagonista a Elio Germano, per la canzone originale a Diodato che dedica il premio alla "mia terra e a Taranto, una città che soffre".

‘Adagio’ di Stefano Sollima, ultima parte della trilogia criminale, ottiene invece il David al compositore (Subsonica). Delusione infine per ‘La Chimera’ di Alice Rohrwacher, viaggio poetico negli anni 80, nel mondo clandestino dei "tombaroli"; per ‘Comandante’ di Edoardo De Angelis sulla figura di Salvatore Todaro, eroica guida del sommergibile Comandante Cappellini durante la Seconda guerra mondiale, interpretato da Pierfrancesco Favino, e per ‘Il Sol dell'avvenire’, il nostalgico ultimo film di Nanni Moretti.