Spettacoli

A Milena Vukotic il David alla Carriera 2024

‘Ha attraversato, con grazia e ironia, sessant'anni di storia del cinema, del teatro e della televisione in Italia’. Venerdì 3 maggio la consegna

A Milena Vukotic
(Wikipedia)
10 aprile 2024
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Milena Vukotic riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 69ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell'ambito della cerimonia di premiazione trasmessa in diretta dalla Rai. “Grazie al suo talento unico, Milena Vukotic ha attraversato, con grazia e ironia, sessant'anni di storia del cinema, del teatro e della televisione in Italia”, comunicano gli organizzatori. La sua recitazione ha affascinato molti grandi autori: da Federico Fellini (‘Giulietta degli spiriti’) a Mario Monicelli (i primi due episodi della trilogia ‘Amici miei’), da Luis Buñuel (‘Il fascino discreto della borghesia’, ‘Il fantasma della libertà’, ‘Quell'oscuro oggetto del desiderio’) a Ettore Scola (‘L'arcidiavolo’, ‘La terrazza’), da Carlo Lizzani (‘La casa del tappeto giallo’, ‘Cattiva’) a Dino Risi (‘Il giovedì’, ‘I seduttori della domenica’), da Alberto Lattuada (‘Venga a prendere il caffè… da noi’) a Carlo Verdone (‘Bianco, rosso e Verdone’) fino a Ferzan Özpetek (‘Saturno contro’, ‘Un giorno perfetto’). Accanto a Paolo Villaggio, nel ruolo iconico di Pina, è stata protagonista di sette dei dieci capitoli cinematografici dedicati al ragionier Ugo Fantozzi.

Nel corso degli anni, Milena Vukotic ha ottenuto tre nomination al David come Miglior attrice non protagonista: nel 1983 per il film ‘Amici miei - Atto II’ di Mario Monicelli, nel 1991 per ‘Fantozzi alla riscossa’ di Neri Parenti, nel 2014 per ‘La sedia della felicità’ di Carlo Mazzacurati. Accanto alla sua carriera cinematografica, che conta circa cento film, già a partire dalla metà degli anni Sessanta Vukotic ha lavorato come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato ‘Il giornalino di Gian Burrasca’ di Lina Wertmüller fino alla serie di successo ‘Un medico in famiglia’.

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