Domenica 24 marzo alle 18, la celebre compagnia brasiliana porta in scena tre mondi danzati e sognanti, curati da tre coreografi d’eccezione
La vivacità culturale del Brasile si riflette nella pluralità tecnica e interpretativa dei suoi danzatori. Domenica 24 marzo alle 18, il Lac ospita il Balé da Cidade de São Paulo, la più importante compagnia di danza della metropoli brasiliana, corpo di ballo che molto saltuariamente frequenta la scena europea. Sono tre i mondi danzati e sognanti di cui si compone il programma, curati da tre coreografi d’eccezione. Per la prima coreografia, ‘Adastra’, su musiche di Ezio Bosso, Cayetano Soto si ispira al motto latino ‘Ad astra per aspera’, letteralmente “Verso le stelle attraverso le difficoltà”; il secondo lavoro, ‘Transe’, di Clébio Oliveira, è un rituale futuristico di estasi collettiva che vede impegnati in scena diciassette danzatori, una festa senza fine e utopica attraverso la quale si celebra la vita attraverso la danza e la musica. A chiudere la proposta, ‘Fôlego’ (respiro), coreografia in cui Rafaela Sahyoun evoca l’erotismo dell’essere vivi.
Nei suoi 55 anni di storia, il Balé da Cidade de São Paulo, tra le compagnie sudamericane di riferimento, può vantare un repertorio di circa 220 opere coreografiche, all’interno del quale sono confluite numerose tendenze di stile, dalla neoclassica con forme più tradizionali fino alla danza contemporanea e alla performance.