Oscar del cinema europeo, sbanca Justine Triet

Alla 36esima edizione degli Efa Awards, gli Oscar del cinema europeo consegnati ieri, 9 dicembre, all'Arena Berlin, sbancano una regista, Justine Triet, e il suo ‘Anatomia di una caduta’, che vincono tutto: Miglior film, regia, attrice a Sandra Huller (in corsa anche per ‘The Zone of interest’) e sceneggiatura, premio condiviso con Arthur Harari. Il film già Palma d'Oro a Cannes, un thriller su un suicidio/omicidio che mette sotto la lente di ingrandimento una famiglia particolare, ottiene anche poi il premio dell'Università europea. A ‘La chimera’ di Alice Rohrwacher è andato il già annunciato Excellence Awards 2023 per la migliore scenografia. Grande sconfitto di questa edizione è risultato ‘Foglie al vento’ di Ali Kaurismäki, che correva con ben cinque candidature.

Tra i premi restanti. Nella categoria Animazione ha vinto ‘Robot Dreams’ di Pablo Berger, con il racconto dell'amicizia inseparabile tra un cane e un robot. Miglior attore è risultato il danese Mads Mikkelsen, classe 1965, per ‘La terra promessa’ di Nikolaj Arcel. L'European Fipresci Discovery è andato al film spagnolo ‘20’000 specie di api’ di Estibaliz Urresola Solaguren, già Orso d'Argento a Berlino. ‘Smoke Sauna Sisterhood’ della regista estone Hanna Hints è risultato il miglior documentario. Premio onorario Efa 2023 a Bèla Taar, classe 1955, autore di ‘Perdizione’ e ‘L'uomo di Londra’, per il suo affrontare le miserie umane con ironia e nichilismo: “La cosa più importante è essere liberi, non stare al computer o al telefonino”, ha detto il regista dopo avere ritirato il premio.

Tra i momenti toccanti dell'edizione, Sandra Huller, che ha chiesto alla platea un minuto di silenzio per la pace nel mondo, e il protagonista di ‘Io Capitano’, il giovane senegalese Sarr Seydou, che ha ringraziato Matteo Garrone per come il regista ha cambiato la sua vita: "Mi ha fatto crescere e conoscere cose che neppure immaginavo".