La composizione del 2001 per piano trio è stata trovata nel suo archivio dal nipote Tommaso
Una composizione di Ezio Bosso per pianoforte, violino e violoncello, scritta e registrata tra Londra e Roma nel 2001, verrà pubblicata in formato digitale il 12 maggio da Buxus Records, l'etichetta della famiglia del musicista che sta curando la pubblicazione dei lavori del maestro e degli amici che gli erano legati. Il brano, intitolato ‘No man's land’, dura quattro minuti e mezzo e venne eseguito dal vivo tra il 2006 e il 2008 nel periodo londinese di Bosso, il più prolifico a livello compositivo.
A scoprire l'inedito è stato il nipote Tommaso Bosso, incaricato di mettere ordine nel materiale pubblicato e ancora nascosto del compositore torinese morto nel 2020. “È la sua prima composizione in assoluto per piano trio, la prima da lui suonata al pianoforte all'inizio della sua carriera di ‘pianista all'occorrenza’, come lui scherzando la definiva. Lavorando con l’obiettivo di preservare e mantenere il repertorio registrato o mai suonato di Ezio, tra il materiale già pubblicato sono spuntati anche gli inediti. Già nel 2021 fu trovato il primo. A settembre abbiamo pubblicato un album e nella seconda metà del 2023 ne uscirà un altro con brani per formazioni varie mai suonati o registrati”.
Che cosa dice di Ezio Bosso questa nuova traccia? “Ci mostra il compositore puro, nudo e crudo che conosciamo. È il pezzo di inizio degli altri suoi brani più famosi come ‘Rain’, ‘Clouds’ e ‘Thunders’, legati alla scrittura per piano trio che lui ha portato in giro tantissimo nella prima decade degli anni Duemila. È stata una scoperta emozionante, non ci credevo”.
Bosso aveva tenuto nel cassetto ‘No man's land’ per alcuni anni prima di tirarlo fuori tra il 2006 e il 2008, quando ha avuto un vero e proprio exploit sia per la scrittura sia per la registrazione delle sue composizioni. “A noi – aggiunge Tommaso Bosso – piacerebbe molto farlo eseguire dai musicisti di Ezio. È già stato suonato dal vivo in quel periodo ma questa è la prima volta dal punto di vista discografico. Come segno di prosecuzione, mi piacerebbe tantissimo coinvolgere pianisti giovani sia per questo brano sia per portare avanti il repertorio di Ezio. Mi viene in mente un ragazzo che era anche amato da Ezio, Francesco Mazzonetto di cui alla fine di giugno cureremo la pubblicazione del secondo disco”.
A fondare la Buxus Records fu proprio Ezio Bosso ma l'esperimento non funzionò. Dopo la sua morte, la famiglia ha ripreso in mano il progetto per richiamare l’attenzione sui suoi brani editi e inediti e sulla produzione degli artisti di cui si circondava. All'inizio dello scorso marzo è uscito ‘Heels Belles’, l'album di debutto di D4rkie Quartet, capitanato dalla flautista e direttrice d'orchestra Silvia Catasta, storica collaboratrice di Ezio, l'unica alla quale permetteva di mettere le mani nel suo repertorio. Al disco, in cui suonano Silvia Mangiarotti (viola), Adriana Ester Gallo (violino) e Yuriko Mikami (violoncello), collaborano anche il bassista Saturnino e Alessio Bertalot.