Questa mattina sono stati presentati i dieci titoli che compongono il cartellone della stagione 2022-2023
«Parliamo di teatro». Paolo Crivellaro lo ha detto senza troppi giri di parole, durante la presentazione della stagione teatrale 2022-2023 del Teatro di Locarno, di cui è direttore artistico da ben dieci anni. E allora «parliamo degli spettacoli» che compongono il cartellone della 33esima edizione, quella del cosiddetto ritorno alla normalità, guardando oltre le preoccupazioni legate alle vicissitudini del tendenzioso nato fra Kursaal Sa e Casinò di Locarno, che aveva portato a un calo dei contributi. Ma stiamo perdendo il filo del discorso. «Anche quest’anno – ha introdotto Crivellaro – il disegno riguarda la nostra storia. Il filo rosso che lega gli spettacoli ha lo sguardo rivolto alle vicende che riguardano l’attualità di oggi e anche dell’altroieri».
Dieci titoli per venti serate, da novembre a maggio, in cui si dà particolare rilevanza, come da qualche anno a questa parte, «al teatro civile. Non ci abbandoniamo allo steccato della risata che assicura il biglietto venduto», ha commentato il direttore artistico, che ha quindi presentato in rassegna la decina di titoli, esprimendo il desiderio che gli spettatori tornino in sala «perché il teatro ne ha bisogno». Ma anche le persone ne hanno bisogno, poiché «è luogo d’incontro, scambio, riflessione. Il teatro è un luogo che fa pensare».
La stagione – costellata di nomi di interpreti di rilievo – verrà inaugurata da Lella Costa ed Elia Schilton che reciteranno in ‘Le nostre anime di notte’, con la regia di Serena Sinigaglia (giovedì 10 e venerdì 11 novembre, 20.30). Tratto dall’omonima opera dello scrittore statunitense contemporaneo Kent Haruf, la pièce racconta la storia di un uomo e una donna che, in età avanzata, si innamorano e riescono a condividere vita, sogni e speranze. Ancora con fonte letteraria è lo spettacolo ‘La vita davanti a sé’ diretto e interpretato da Silvio Orlando (sabato 3 dicembre alle 20.30 e domenica 4 alle 17). Nel corso della vicenda vengono trattati vari temi: la convivenza fra arabi ed ebrei, la solidarietà fra gli ultimi della società, il rapporto fra i giovani e gli anziani.
Il nuovo anno sarà aperto da ‘La felicità di Emma’ con Rita Pelusio, per la regia di Enrico Messina (mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio 2023, alle 20.30). Anche questo titolo ha sorgente letteraria ispirandosi al romanzo di Claudia Shreiber, una storia originale e un po’ grottesca, ma l’insegnamento è profondo: la vita è una, va vissuta fino in fondo. Il classico teatrale ‘Supplici’ di Eschilo salirà sul palco del teatro con la regia di Serena Sinigaglia martedì 24 e mercoledì 25 gennaio (alle 20.30). La tragedia (risalente al 423 a.C.) è d’attualità estrema e narra la ribellione di un gruppo di donne che si oppone all’usanza del luogo in cui vivono che le vuole mogli e schiave dei loro mariti/padroni. ‘Cosa Nostra spiegata ai bambini’ con il ritorno a Locarno di Ottavia Piccolo è lo spettacolo che terrà banco nelle serate di sabato 4 e domenica 5 febbraio (rispettivamente alle 21 e alle 17). L’attrice Piccolo, accompagnata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, proporrà riflessioni e storie legate alla mafia.
Un omaggio alla commedia dell’arte è ‘Arlecchino muto per spavento’ (lunedì 13 e martedì 14 febbraio, alle 20.30) per la regia di Marco Zoppello. Lunetta Savino indaga con acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive che può produrre ne ‘La madre’ scritto da Florian Zeller (giovedì 9 e venerdì 10 marzo, alle 20.30). E ancora: Bruni e De Capitani, attori e registi storici dell’Elfo di Milano, narrano la salvezza di Parigi minacciata dalla furia nazista in ‘Diplomazia’ (martedì 28 e mercoledì 29 marzo, alle 20.30); arriverà quindi Federico Buffa che racconterà ‘Riva-Deandré amici fragili’ (giovedì 20 e venerdì 21 aprile, alle 20.30): è il 14 settembre del 1969, dopo la partita Genova-Cagliari, l’attaccante Gigi Riva va a trovare il cantautore Fabrizio De André. Conclude la stagione ‘Almeno tu nell’universo: omaggio a Mia Martini’ di e con Matilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan (giovedì 4 e venerdì 5 maggio, alle 20.30).
L’Associazione Amici del Teatro, rappresentata per l’occasione fra gli altri dal presidente Diego Erba e dal segretario Athos Mecca, oltre a promuovere la nuova stagione tornando ai dieci spettacoli raddoppiando le serate, si è fatta altresì promotrice di un’azione per incentivare le persone ad andare a teatro: chi sottoscrive per la prima volta un abbonamento avrà uno sconto del 25 per cento. Finora la campagna abbonamenti conta all’attivo circa 300 sottoscrizioni. Fra le iniziative, tornano anche quelle rivolte alle scuole, perché i ragazzi sono gli spettatori di domani.
Chiudiamo con l’intervento del presidente Erba che ha speso alcune parole guardando alla stagione passata che, nonostante le incertezze degli anni precedenti, «artisticamente è stata positiva, anche l’affluenza è stata buona. Soprattutto è stata possibile – dopo la diminuzione dei fondi – grazie al capitale accantonato. Ora, partiamo con buone aspettative e buone speranze», anche alla luce del verosimile «accordo raggiunto ieri fra l’autorità comunale e la società del casinò».