L’assemblea generale del Locarno film festival ha approvato il preventivo e alcuni avvicendamenti nel consiglio direttivo
L’assemblea generale del Locarno film festival si è aperta con un insolito "cercasi disperatamente direttore artistico" pronunciato dal presidente Marco Solari. Ma non per un avvicendamento dell’ultimo: Giona A. Nazzaro era semplicemente in ritardo e, con un po’ di fiatone, in pochi minuti ha raggiunto gli altri relatori per il denso ordine del giorno di questa assemblea di avvicinamento all’importante traguardo della 75ª edizione.
Iniziamo dai conti: nonostante il calo delle entrate e grazie al contenimento di alcune spese, l’edizione 2021 si è chiusa in pareggio e lasciando nelle casse del Festival una riserva di circa 1,5 milioni di franchi. Il preventivo 2022 prevede, ma alcuni progetti come la Rotonda sono ancora da valutare, un budget di 14,5 milioni e un deficit di 900mila franchi. «Non abbiamo i soldi per fare fuochi d’artificio» ha sottolineato il presidente Solari, ma l’anniversario sarà comunque celebrato con alcune iniziative quali due pubblicazioni (che il Consiglio d’amministrazione ha voluto nelle tre lingue nazionali più l’inglese), una serata speciale che si terrà il 4 agosto e le nuove sedie di Piazza Grande, in parte finanziate tramite una campagna alla quale hanno aderito i Comuni di tutti i Cantoni svizzeri. Ad aumentare le uscite, ha spiegato il direttore operativo Raphaël Brunschwig, la sottotitolazione in una seconda lingua dei film del Concorso internazionale e dei Cineasti del presente e la presenza di una sala in più, l’Otello di Ascona. Dopo il dimezzamento degli spettatori dell’anno scorso, si è valutato un 70% di pubblico rispetto al 2019.
Nel complesso, ha affermato Solari, il festival è uscito rafforzato da due anni di pandemia che hanno duramente colpito il settore culturale. Un "paradosso locarnese" che il presidente ha attribuito alla squadra – «non ci sono barlafüs, ognuno dà il massimo» –, all’equilibrio tra direzione artistico e direzione operativa, al sostegno morale e finanziario della politica che non è mai venuto meno e agli sponsor che, con qualche avvicendamento e aggiustamento (come Manor che sarà sostituita da Swatch quale main partner), continuano a sostenere il Festival.
Chiudiamo con alcune nomine. La direzione guadagna un nuovo membro con Fabienne Merlet, responsabile comunicazione e marketing, che si affianca a direttore artistico e a direttore e vicedirettrice operativi. Nel Consiglio direttivo del Festival entrano Nadia Dresti e Giovanni Merlini. L’assemblea è stata anche occasione per un saluto ufficiale a Federico Jolli che, dopo una vita al Festival, lascia il Consiglio d’amministrazione (ma per lui il presidente ha riservato la carica di membro onorario); al suo posto è stata nominata Pelin Kandemir Bordoli.
Durante l’assemblea c’è anche stato qualche accenno a un’altra successione, quella di Marco Solari che in molti si aspettano al termine di questa 75ª edizione. Giusto una battuta che il presidente ha fatto parlando degli sponsor, un antipasto di futuri annunci. E a chiudere i lavori è stata la vicepresidente Carla Speziali.