Spettacoli

Addio all’attore francese Michel Bouquet

Noto per aver interpretato almeno 800 volte ‘Il Re Muore’ di Eugène Ionesco, due volte Premio César, è morto oggi all’età di 96 anni

1925-2022
(Keystone)
13 aprile 2022
|

Addio al re delle scene Michel Bouquet. L’attore francese monumento del teatro d’Oltralpe, noto per aver interpretato centinaia di volte ‘Il Re Muore’ di Eugène Ionesco e due volte Premio César per le sue interpretazioni al cinema, è scomparso oggi all’età di 96 anni. "Michel Bouquet è morto a fine mattinata in un ospedale parigino", ha annunciato il suo ufficio stampa alla France Presse, suscitando omaggi in tutto il Paese.

Tra i primi a celebrare la memoria dell’attore scomparso è stato Emmanuel Macron, che lo decorò con la Gran Croce della Legion d’Onore il 14 luglio del 2018. "Per sette decenni – ha scritto il presidente in un tweet con foto allegata assieme all’attore – Bouquet ha portato teatro e cinema ai più alti livelli di incandescenza e di verità, mostrando l’uomo in tutte le sue contraddizioni, con una intensità che scuoteva i teatri e bucava lo schermo. Un mostro sacro ci ha lasciati oggi".

Settantacinque anni di carriera, dal dopoguerra in poi, che hanno contribuito a far conoscere in Francia l’opera di Harold Pinter e nei quali Bouquet ha messo il suo estro al servizio di grandi classici come Molière, Diderot o Strindberg o autori più contemporanei come Samuel Beckett, Eugène Ionesco, Albert Camus o Thomas Bernhard. Appassionatissimo di teatro, l’attore ha anche brillato al cinema assieme a registi come Claude Chabrol o François Truffaut. Indimenticabile, sul grande schermo, anche la sua interpretazione di François Mitterrand in "Le Promeneur du Champ-de-Mars" di Robert Guédiguian (2006), che gli valse il Premio César come migliore attore, e un magistrale Javert nei "Miserabili" di Robert Hossein (1982). Il secondo César è del 2002, per il film di Anne Fontaine "Comment j’ai tué mon père". Bouquet voleva "non smettere mai di recitare", magari morendo in scena, come il personaggio dal lui interpretato almeno 800 volte a teatro, in ‘Il Re Muore’ di Ionesco interpretato assieme alla moglie Juliette Carré. L’attore, per lui, doveva mettersi "al servizio dell’autore". "Il testo, c’è soltanto il testo – ripeteva spesso –. Tutto viene dall’autore. L’attore è lì solo per prendere per mano lo spettatore e fargli stringere il cuore dell’autore".

Nato il 6 novembre 1925 a Parigi, figlio di un ufficiale, l’artista venne inviato con i fratelli in collegio, un’esperienza che lo terrorizzò. Deve il suo gusto per lo spettacolo alla madre che lo portava regolarmente all’Opéra Comique. "Ogni volta che si apriva il sipario – ha raccontato nel 2019 alla France Presse – non c’era più l’orrore della guerra. Il mondo irreale superava di gran lunga il mondo reale, fu il miglior insegnamento della mia vita".