Il padre della cantante rinuncia alla custodia legale degli averi della figlia dopo 13 anni
Svolta a sorpresa nel caso Britney Spears. Con la prossima udienza in tribunale ormai alle porte, il padre della cantante Jamie Spears getta la spugna senza condizioni e Britney si prepara a tornare una donna libera. Jamie Spears ha chiesto alla Superior Court di Los Angeles di mettere fine alla custodia legale degli averi della figlia, che da ben 13 anni sono sotto la sua stretta giurisdizione.
"Come ha più volte ripetuto, Jamie vuole il meglio per sua figlia. Se Britney vuole mettere fine alla custodia" del padre e "ritiene di poter gestire la sua vita allora è giusto che abbia una chance", afferma un legale del genitore in atti depositati in tribunale a Los Angeles.
"Britney ha detto alla Corte che vuole il controllo sulla sua vita senza la rete di sicurezza della custodia legale. Vuole decidere di persona sulle cure mediche e se e quando andare dall'analista. Vuole controllare i dollari guadagnati nella sua carriera e spenderli senza supervisione. Vuole potersi sposare e avere un bambino. In breve, vuole vivere la vita che sceglie lei stessa senza le costrizioni della tutela legale", ha aggiunto l'avvocato di Jamie, Vivian Thoreen, precisando che papà Spears "non ritiene più indispensabile" che la figlia, per uscire dal controllo della tutela paterna, si debba necessariamente sottoporre a perizia psichiatrica: uno snodo chiave secondo quanto affermato dalla cantante nelle ultime schermaglie legali.
Britney Spears è stata messa sotto tutela nel 2008 dopo un paio di crolli nervosi puntualmente ripresi da televisioni e paparazzi. L'istituto della "custodianship" è controverso, soprattutto nel suo caso – una donna di quasi 40 anni – perché di solito si applica a individui molto anziani o afflitti da gravi problemi mentali che li rendono incapaci di intendere e di volere.
La svolta arriva a tre settimane dall'udienza del 29 settembre nella cui agenda c'è il nodo centrale della vertenza e se cioè Jamie debba finalmente farsi da parte. L'avvocato di Britney, Mathew Rosengart, entrato in gioco dopo l'esplosiva deposizione della popstar lo scorso giugno, ha mantenuto alta la pressione su Jamie, accusandolo di abuso di potere e di aver dissipato la fortuna della cantante.
Jamie a sua volta a metà agosto si era offerto di uscire di scena ma solo dopo aver negoziato un accordo tra le parti valutato da alcune fonti sull'ordine dei due milioni di dollari, cosa che Rosengart aveva immediatamente respinto: "Non accettiamo estorsioni". E anche adesso il legale della popstar ha alzato la barra: definendo l'annuncio di Jamie "una vittoria" per Britney, ha aggiunto che suo padre "sta ancora una volta cercando di evitare la giustizia per atti che ha commesso, ad esempio la falsa testimonianza sotto giuramento".