Spettacoli

Semplicità e istinto, la regola dei Sinplus

L'istintivo ‘Break The Rules', nuovo album dei fratelli Broggini, approda allo Spartyto Open Air di Biasca il 27 agosto. 'Finalmente un pubblico non seduto'.

Sinplus (foto: Ray Tarantino)
10 agosto 2021
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La vita dal vivo ricomincia in Europa a ottobre, il 2 a Monaco di Baviera, il 6 in Polonia, il 7 a Berlino, l’8 a Praga e il 9 ad Amburgo. Ma si scaldano i motori dalle parti di casa. I Sinplus passano da Biasca il 27 agosto per onorare lo Spartyto Open Air, main act di una triplice offerta completata dal Collettivo Terry Blue del singer songwriter ‘milanese’ Leo Pusterla e dai Midnight lovers & the Horny Horns. Il giorno dopo sarà la volta dei 77 Bombay Street, in un set sempre svizzero-ticinese che prevede anche Make Plain e Joe Dallas & The Monks. Con ‘Unbreakable’ al centro (anno 2012, Eurovision Song Contest di Baku), le vicende alternative rock dei fratelli Ivan e Gabriel Broggini from Locarno Switzerland parlano di Mtv Award, Isle of Wight Festival, Moon & Stars opening per Roxette e altro ancora. E di quattro album, l’ultimo dei quali – ‘Break The Rules’, anche singolo finito dritto nella playlist ‘All New Rock’ di Spotify – uscito nel maggio di quest’anno.

«È bello pubblicare nuova musica, ne avevamo un gran bisogno», racconta Gabriel a laRegione. «L’album era pronto da un po’ e c’era una gran voglia di pubblicarlo. E tutto è iniziato alla grande». Ultimo singolo in ordine di tempo, ‘Private Show (My RnR)’, energica e assai ben prodotta lettera d'amore cantata a bordo di una Ford Mustang (il video) e spedita al rock and roll, riepilogativa di un album che paga il dovuto tributo alle fonti ispiratrici, ma le fonti ispiratrici sono buone. Come la timbrica Billy Idol del singolo che si ritrova anche in ‘Don't Wanna Waste My Time’, e i caldi e britannici pattern chitarristici in ‘Van Gogh’. «Abbiamo sempre ascoltato questo tipo di musica – dice Ivan – tutte grandi band fine anni 80 inizio anni 90, un suono da riprendere e valorizzare. Ci è venuto molto naturale andare in quella direzione. Billy Idol non l’abbiamo ascoltato tantissimo, ma Cult e U2 sì. E ci hanno citato anche i Depeche Mode, naturalmente». L'album sta lì anche confermare l'istintività ascoltata nei singoli estratti. Ivan: «Sono canzoni nate con l’idea che i pezzi andranno suonati dal vivo e che l’album verrà completato dal live. Gli arrangiamenti sono semplici, per la classica formazione di quattro elementi. Ci siamo detti che non era il caso di pensarci sopra troppo, ma di lasciarci andare, godercela. Credo che alla fine questa cosa si percepisca».

Nel rompere le regole, ‘Break The Rules’ ne conferma una, e cioè che i Sinplus hanno trovato un proprio suono. Questo. «Il nuovo album – e qui parla Gabriel – ci ha permesso di fare una ricerca e di rimettere la chiesa al centro del paese, di ritrovare le nostre origini, la base solida dalla quale ripartire». E i Sinplus sono già ripartiti. Ivan: «Da tre settimane siamo in fase di scrittura full time, con l'idea di produrre nuova musica entro ottobre al più tardi. Il momento è buono e va sfruttato, un album in blocco servirà a dare un bel segnale di ritorno a quello che siamo». Gabriel, surfisticamente parlando: «L’onda è bella, e quando arriva è giusto cavalcarla. I concerti di ottobre ci constringono a preparare le cose per tempo, il tempo scarseggerà, stiamo cercando di mettere fieno in cascina».

I Sinplus più recenti sono quelli visti in ‘Zeuro in condotta’ su ReteDue, in pieno Europeo di calcio e, ancor prima, quelli dello Showcase Rsi per presentare il nuovo album. Ora c'è Biasca, che è il segno della ripartenza. Gabriel: «Sembrerebbe di sì. Finché non sei sul palco, un po’ di preoccupazione c’è sempre, ma sembra che tutto stia riprendendo. Suoneremo il nuovo disco, ovviamente ‘Unbreakable’, che fa parte delle cose che devi fare ma che è anche bello fare, perché il pubblico le canta ed è una cosa molto bella. Ci sarà una carica particolare, sapendo che davanti a noi avremo un pubblico, finalmente, non seduto».

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