Ricorre oggi l'anniversario della morte di Amy Winehouse: oggi avrebbe 37 anni.
“Lui se ne va, il sole tramonta. Si prende il giorno, ma io sono andata. E a modo tuo, in questa tonalità di blu, le mie lacrime si asciugano da sole”. Sono versi tratti da ‘Tears Dry On Their Own’ (2006). Con soli due album in studio, la cantautrice soul di origini britanniche morì nella notte del 2011 per un’intossicazione da alcol. I suoi problemi, legati all'abuso di droghe prima, e di alcol dopo, erano ormai noti da tempo a tutti. Anche se la sua più grande dipendenza – quella che secondo i suoi famigliari e Amy stessa la portò alla morte – fu Blake Fielder-Civil, ovvero l'ex-marito e amore della sua vita. Sposati nel 2007, divorziarono solamente due anni dopo.
Sembrava esserne uscita, Amy, sia dalla droga che dalla relazione tossica con il marito. Ci pensò però l'alcol a prendere il posto di Fielder-Civil, portandola ad annullare tutta la tournée estiva del 2011 (che avrebbe fatto tappa anche al Moon And Stars di Locarno) e a trascinarla verso quella tragica notte di dieci anni fa. Gli ultimi turbolenti anni di vita della cantautrice sono stati messi sotto accusa dalle varie testate a tema gossip, attente e spietate a immortalare o raccontare qualsiasi vicenda scabrosa della cantante. Con la morte prematura a soli 27 anni, l'artista entrò a far parte del Club dei 27, ‘circolo’ che comprende grandi artisti dal talento cristallino stroncati dal peso della fama, come Jim Morrison, Kurt Cubain, Janis Joplin e Jimi Hendrix.
Amy Winehouse ha ancora oggi una delle voci più inconfondibili e belle della storia della musica. Talento più unico che raro, ha conquistato tutti e tutto anche grazie al suo look chimerico: dal modo vintage e anni 60 di truccarsi all'inconfondibile e originale acconciatura dei capelli. Nel 2003 il debutto discografico con l'album ‘Frank’. Con un buon successo in terra patria, nel resto del mondo il disco passò abbastanza inosservato. ‘Frank’ è infatti un album più indie, con venature strettamente jazz e con meno R'n'B contemporaneo del futuro capolavoro di tre anni più tardi ‘Back To Black’. Con oltre 20 milioni di copie vendute globalmente, Amy diventò una delle più grandi stelle del soul.
Amy Winehouse ha inoltre coronato un suo sogno prima di lasciarci: duettare con l'ultimo grande crooner della storia musicale americana, Tony Bennet. “Solo i grandi che hanno molto talento sanno come trasformare il canto jazz in un'esibizione indimenticabile. E Amy aveva quel dono. Il fatto che sia morta a soli 27 anni, è semplicemente orribile per me. È una tragedia”, dichiarò Bennet dopo la scomparsa della cantante.